E' uscito in questi giorni il terzo numero della collana Odissea Mystery. QUesta volta il nostro percorso narrativo ci riporta indietro nel tempo, presentando un autore di gialli classici davvero notevole. 

«I romanzi di Crofts sono delle cronache poliziesche, non delle fantasie spettacolari; la prosa, rigidamente descrittiva, segue di pari passo l'azione con aderenza totale e senza inutili orpelli.», scrive Mauro Boncompagni, I grandi del mistero.

In La tela del ragno l'impiegato delle Ferrovie Sudafricane Joseph Ashe al termine del suo turno lavorativo, mentre sta per recarsi verso casa, all'uscita di una galleria, si trova davanti ai resti maciullati di ciò che rimane di un uomo. Il cadavere viene identificato dalla polizia, ma il sergente Clarke deve presto scontrarsi con gli oscuri retroscena di questa apparente disgrazia che nasconde, invece, un efferato omicidio che necessita approfondite indagini incrociate.

«Solo i cultori avranno presenti il nome e l'opera di Freeman Wills Crofts, specialista nella distruzione di alibi indistruttibili...»

Carlo Oliva, Storia del giallo sociale

«La svolta operata da Crofts non è certo da poco, almeno se si pensa a investigatori come il Dupin di Poe e lo Sherlock Holmes di Conan Doyle. A questi campioni della deduzione infallibile e della risposta sibillina Crofts contrappone l'arte del lavoro metodico e dell'analisi paziente.»

Gian Franco Orsi e Lia Volpatti,

C'era una volta il giallo

L'AUTORE: Tra gli autori di mystery, Freeman Wills Crofts (1879-1957) ha svolto un ruolo molto importante nella storia di questo genere letterario, in quanto le sue storie si imperniano quasi tutte su alibi apparentemente inattaccabili. Nato a Dublino, lavorò a lungo come ingegnere presso la Belfast and Northern Counties Railway, compagnia ferroviaria dove aveva iniziato a guadagnarsi da vivere all'età di diciassette anni. The Cask (I tre segugi, 1920), il suo romanzo d'esordio, fu scritto durante la convalescenza da una malattia ed è considerato dal critico americano Anthony Boucher la migliore opera prima nella storia della narrativa poliziesca. Si ritiene che, insieme al coetaneo The Mysterious Affair at Styles (Poirot a Styles Court) di Agatha Christie, abbia inaugurato l'età d'oro del giallo.

Questo romanzo, The Groote Park Murder (La tela del ragno, 1923), è una delle primissime opere di Crofts, che mette subito in mostra tutta la sua abilità col genere mystery.

Nel 1924 con Inspector French's Greatest Case (Il grande mistero) lo scrittore introdusse il suo personaggio più importante, il gentile e tenace ispettore Joseph French di Scotland Yard, la cui principale caratteristica è quella di riuscire a smantellare alibi a prova di bomba. French comparirà in altri ventotto romanzi, influenzando Simenon per il suo Maigret.

Crofts andò in pensione dalle ferrovie alla fine degli anni Venti e si trasferì nel Surrey, dove continuò la sua attività letteraria pubblicando quasi un romanzo all'anno, concependo avventure poliziesche come tavole di rebus incrociate.

La tela del ragno

di F.W. Crofts

Odissea Mystery n. 3

Delos Books

232 pagg. - 12,00 euro 

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