E' in libreria dal 25 di febbraio il romanzo La scommessa scritto da Lello Gurrado, un autore che già conosciamo avendo letto un suo precedente romanzo, il gustoso Assassinio in libreria sempre pubblicato da Marcos y Marcos, nel romanzo l’autore si diletta a uccidere la simpatica e notissima libraia milanese Tecla Dozio.

In precedenza dopo molti libri impegnati, nel 2006 pubblica con Fanucci editore il suo primo romanzo noir dal titolo Nomination. Un romanzo duro con una trama e dei personaggi quasi infernali che ricordano gli scritti di Joe R. Lansdale.

Con La scommessa lo scrittore ha cambiato nuovamente registro e ha scritto un romanzo giallo assolutamente non violento, cerebrale, sarà una sfida intelligente al lettore, che seguirà le vicissitudini di uno scrittore che si trova in carcere con la ulteriore disgrazia di essere in cella con un critico, che poi è il “suo critico” quello che lo ha sempre perseguitato indovinando sempre i finali dei suoi gialli.

In cella il critico sfida lo scrittore a scrivere un giallo, che lui si dice certo di poter indovinare, prima della fine, chi è il colpevole e scommette che se non ci riesce promette di restituirgli la libertà.

Ma vien da chiedersi: cosa ci fanno in carcere uno scrittore e un critico? Poi sorgono tante altre domande, ma il tutto sarà chiarito in un finale assolutamente spiazzante.

 

 

L’autore:

 

Lello Gurrado è nato a Bari nel 1943 ma vive a Milano sin dal 1950, dove ha sempre vissuto. Si iscrive a Giurisprudenza ma lascia l’Università dopo solo tre esami e prende a lavorare come giornalista. Ha fatto il redattore, l’inviato speciale, il caporedattore, il direttore nelle case editrici più importanti (Rizzoli, Mondadori, Corriere della Sera, Rusconi…). Ha scritto di sport, di cronaca, di politica, di stragi, di società. Ho intervistato gente comune e personaggi straordinari come Enzo Ferrari, Sandro Pertini, Chris Barnard…

Colpito dai risvolti umani dei casi di cronaca che gli passavano anche troppo velocemente davanti agli occhi, ha preferito scriverne più a fondo, pubblicando libri di cronaca, cultura e storia (Mamma eroina, Se ho smesso io, Don Mazzi, un prete da marciapiede, Gli sdrogati, San Siro, la Scala del calcio). Con il tempo, è scivolato verso la narrativa, rivelando un gusto peculiare per i giochi letterari, per i transiti sempre misteriosi tra mondo dei libri e realtà.

Da qualche anno Lello Gurrado ha lasciato la città e vive lungo una fuga d'acqua da Milano alle montagne.

 

 

 

la “quarta”:

 

 

Potrebbe essere l'incubo di uno scrittore: finire rin­chiuso per anni nello stesso carcere con un critico let­terario. Un critico che per di più ti conosce e ti segue da sempre, e indovina il finale di tutti i tuoi gialli. In cella, al refettorio, in infermeria non ti dà tregua: cova propositi sinistri, vuole proporti una scommessa. Ti sfida a scrivere un giallo davanti a lui, convinto di poter indovinare anche così chi è l'assassino. La posta in gioco è altissima: la libertà.

Difficile resistere e tu cedi: concepisci la storia, la scan­disci sui tasti di una vecchia macchina da scrivere, su­bisci le continue interruzioni del critico. "L'ispettore non mi piace, lo preferisco meno impul­sivo". "No, no, qui non si sogni di cavarsela con una sintesi, voglio gustarmi il dialogo battuta per battuta". Intanto Baby Evert, ragazza solare e coraggiosa, muore in circostanze misteriose, e nella famiglia del suo amante, sposatissimo finanziere cinquantenne, pene­trano spifferi, esplodono uragani. Personaggi e storie invadono la cornice fin troppo tran­quilla e silenziosa del carcere modello di Santa Vittoria. Già, ma cosa ci fanno in galera uno scrittore e un critico letterario? Hanno violato le leggi degli uomini o della letteratura?

Un giallo matrioska che sferra il contropiede all'ultima riga.

 

La scommessa di Lello Gurrado (2010)

Marcos y Marcos, collana Gli Alianti 173, pagg. 255, euro 15,00

ISBN 978-88-7168-525-0