E’ nelle librerie il settimo numero della collana I Mastini creata recentemente dalla Polillo Editore.

Il romanzo è di un autore famoso e ben conosciuto: Henry Kane e il titolo è Una rossa e 4 dentisti morti (Too French and Too Deadly, 1955).

Dei tanti romanzi che l’autore ha scritto nella sua lunga carriera solo circa quindici sono stati pubblicato nel nostro paese e Too French and Too Deadly fu tradotto nel 1958 con il titolo Splendida canaglia (giallo Mondadori n. 511).

Questa volta il protagonista sarà alle prese con il classico mistero dell’omicidio in una stanza (oltretutto doppia) chiusa ma avrà anche a che fare con una splendida ma pericolosa “rossa” e con una lista di nome dove ne appaiono quattro e tutti sono dentisti morti.

Un geniale hardboiled dove (quasi) nessuno è innocente.

L’autore: 

Henry Kane (1908-1988), nato a New York, svolse per alcuni anni la professione di avvocato prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. L’esordio avvenne nel 1947 con A Halo for Nobody (intitolato anche Martinis and Murder) nel quale fece la sua prima apparizione il suo personaggio per eccellenza, l’investigatore privato Peter Chambers che sarebbe comparso in ventotto romanzi e in alcuni racconti. La produzione di Kane fu molto copiosa, una sessantina di opere, alcune delle quali firmate con diversi pseudonimi (Anthony McCall, Kenneth R. McKay, Mario J. Sigola e Katharine Stapleton), e numerosissimi racconti pubblicati su vari periodici tra i quali Esquire, Redbook, Saturday Evening Post, Cosmopolitan. Grande appassionato ed esperto di jazz, nel 1962 diede alle stampe How to Write a Song, un volume di interviste a celebri protagonisti del mondo musicale come Duke Ellington, Hoagy Carmichael, Johnny Mercer, Dorothy Fields, Noël Coward. Per la televisione Kane scrisse la sceneggiatura di alcuni episodi di The Alfred Hitchcock Hour, mentre per il grande schermo curò la riduzione di due romanzi della serie dell’87° Distretto di Ed McBain. Una rossa e 4 dentisti morti (Too French and Too Deadly) fu pubblicato originariamente nel 1955.

la “quarta”: 

Per molti newyorchesi il Cain Club è solo un piccolo ed elegante locale sull’East Side; per il detective privato Peter Chambers, invece, è sinonimo di lavoro. Ma dopo essere riuscito a incastrare due sicari del gangster Ritchie Rizzo, Peter decide di occuparsi di una faccenda molto personale: conquistare Carlotta, l’incantevole proprietaria del club. Le sue manovre vengono interrotte dall’arrivo di Gordon Clark, un vecchio amico di Carlotta appena rientrato da Marsiglia, dove gestisce un’azienda di export di auto d’occasione. Due anni prima Carlotta gli aveva prestato parecchio denaro per avviare l’attività; la somma le era stata restituita, ma Carlotta non aveva voluto gli interessi. Così ora Clark le annuncia che l’indomani stipulerà un’assicurazione sulla vita in suo favore. Da quel momento, però, si perdono le sue tracce. Nessuna telefonata, neanche un messaggio alla socia Julia Boni, una rossa mozzafiato arrivata con lui da Marsiglia. Carlotta è preoccupata per il suo amico, e Chambers è ben lieto di svolgere qualche indagine per lei. Ma non sa ancora che presto s’imbatterà in un suicidio che puzza di omicidio, se non fosse che è avvenuto in una doppia camera chiusa dall’interno, e in una misteriosa lista con i nomi di quattro dentisti, morti. Tutto ciò mentre un agguerrito Ritchie Rizzo gli sta sempre alle calcagna.

Henry Kane, Una rossa e 4 dentisti morti (Too French and Too Deadly, 1955)

Traduzione Federico Riccardi

Polillo Editore, collana I mastini 7, pagg. 217, euro 13,90