Nella collana I Mastini della Polillo Editore, troviamo con il numero otto il romanzo Hotel omicidi (House Dick, 1961) di E. Howard Hunt.

L’autore che nella vita ha lavorato lungamente per la CIA, è stato anche un bravo scrittore su generi come saggi, romanzi gialli, storie di spionaggio e narrativa non di genere.

Il protagonista di Hotel omicidi è Pete Novak, un detective d’albergo che si trova a dover indagare su preziosi gioielli scomparsi, ma il marito della donan che denuncia la scomparsa, afferma il contrario, con una bella donna che viene pestata a sangue in albergo, nella sua camera, e infine con un omicidio.

Dalle indagini effettuate da Pete emerge poco alla volta che molto probabilmente tutti questi avvenimenti sono legati tra loro.

L’autore: 

E[verette] Howard Hunt Jr. (1918-2007), nato a Hamburg, New York, da famiglia di discendenza inglese e gallese, si laureò alla Brown University. Dopo aver lavorato per molti anni alla CIA, divenne uno dei membri dello speciale gruppo operativo formato da Richard Nixon, allora presidente degli Stati Uniti, per controllare quanto succedeva nello schieramento avversario. Imputato per lo scandalo Watergate, di cui fu uno dei maggiori protagonisti, fu condannato a 33 mesi di reclusione. Come autore, usando il suo nome e diversi pseudonimi (Robert Dietrich, P. S. Donoghue, David St. John, Gordon Davis e John Baxter) scrisse circa 40 romanzi spaziando dall’hardboiled alle storie di spionaggio alla narrativa non di genere e pubblicò anche alcune opere di saggistica, soprattutto sulle sue esperienze militari e nei servizi segreti. Per l’eccellenza nel campo della scrittura creativa, nel 1946 gli venne conferita la prestigiosa Guggenheim Fellowship.

la “quarta”: 

Grande albergo: gente che va, gente che viene. Ed è così anche all’Hotel Tilden di Washington, 340 stanze, quasi una città nella città. Pete Novak, all’apparenza un tipo cinico e duro, è il detective privato incaricato della sicurezza dell’albergo. È a lui che vengono demandate le piccole e grandi grane che quotidianamente si presentano. Liti, furti, tradimenti coniugali, il solito repertorio, insomma. E così Novak non si scompone più di tanto quando una cliente, Julia Boyd, denuncia la scomparsa dei suoi gioielli. Il marito Chalmers, però, si affretta a sconfessarla dichiarandosi certo che questi si trovano al sicuro nella cassaforte del suo ufficio, nell’Illinois. Ma se la vicenda dei gioielli sembra risolta, subito dopo accadono due fatti ben più gravi: un’ospite appena arrivata, la bellissima Paula Norton, viene picchiata a sangue nella sua stanza, e in quella stessa notte viene commesso un brutale delitto. Novak indaga e ben presto scopre che tutto quanto è collegato. Un grande romanzo, scritto nel 1961, degno di essere annoverato tra i migliori esempi del giallo all’americana. Una storia di amore, morte e malavita con un protagonista, Pete Novak, che rimarrà a lungo nella memoria dei lettori.

E. Howard Hunt, Hotel omicidi (House Dick, 1961)

Traduzione Giovanni Viganò

Polillo Editore, collana I mastini 8, pagg. 204, euro 13,90