La Polillo Editore tramite la collana I Mastini pubblica il romanzo Quando chiama una sconosciuta (Beast in View, 1955) della scrittrice Margaret Millar.

Questa autrice è nota ai lettori italiani in quanto molti suoi romanzi sono stati pubblicati nel passato in numerose collane.

Questo romanzo che ora viene riproposto è stato pubblicato tre volte, prima dalla Longanesi (I libri che scottano n, 43 – 1958) e successivamente dalla Mondadori (Classici del giallo n. 208 e n. 797).

Dato il tempo trascorso per molti questo romanzo sarà una novità che non ha perso nulla in freschezza e interesse.

L’autrice: 

Margaret Millar
Margaret Millar

Margaret Sturm Millar (1915-1994), nata a Kitchener, nell’Ontario, si laureò in lettere classiche alla University of Toronto. Moglie di Kenneth Millar, celebre autore dei gialli scritti con lo pseudonimo di Ross Macdonald, pubblicò nel 1941 il primo romanzo, The Invisibile Worm. Si trattava di una storia costruita nella più pura tradizione del giallo classico con il caso risolto da un investigatore dilettante, ma ben presto abbandonò quel modello per introdurre un nuovo protagonista, l’ispettore Sands del Toronto Police Department. Il primo successo lo ottenne con The Iron Gates (1945), opera accolta con grandi elogi dalla critica, nella quale l’autrice mostrò quella capacità di analisi psicologica e quelle qualità stilistiche che avrebbero contraddistinto nel decennio a venire la sua produzione migliore. Risalgono a quel periodo, infatti, i suoi libri più famosi: Vanish in an Instant (1952), Beast in View (1955, Quando chiama una sconosciuta), The Listening Walls (1959) e A Stranger in My Grave (1960). Nel 1982 l’associazione dei Mystery Writers of America, che la Millar aveva presieduto nel biennio 1957-1958, la nominò Grand Master. Nel 1983 morì il marito, nel 1986 uscì il suo ultimo romanzo, Spider Webs, e otto anni più tardi, il 26 marzo 1994, l’autrice si spense a Santa Barbara, in California dove viveva da oltre cinquant’anni.

la “quarta”: 

Helen Clarvoe ha appena trent’anni, ma è già una donna sola. Dopo la morte di suo padre, da cui ha ereditato un ingente patrimonio, ha lasciato la madre e il fratello per rinchiudersi in una suite del Monica Hotel, a Hollywood, tagliando i ponti con il mondo. Le uniche persone che incontra sono il cameriere dell’albergo, la parrucchiera di un salone di bellezza e il ragazzo che le consegna il giornale. Poi, in una sera come tante, il suo telefono squilla. All’altro capo del filo c’è una donna, Evelyn Merrick, che spiega di essere una sua vecchia amica e mostra di sapere tutto di lei. Helen, al contrario, non si ricorda di Evelyn, anzi è atterrita dal tono sempre più ostile e rancoroso della donna, che sostiene di vedere in una sfera di cristallo un sanguinoso incidente di cui l’altra sarà vittima. Sconvolta, la giovane riattacca, e da quel momento la sua vita cambia. Paura, ricordi del passato e dolori mai del tutto sopiti finiscono per minare il suo equilibrio psichico. Sarà il suo consulente finanziario Paul Blackshear, al quale Helen si rivolge disperata, a scoprire l’identità della sconosciuta e al tempo stesso un terribile segreto. Scritto nel 1955, vincitore del premio Edgar per il miglior giallo e inserito in tutte le liste dei più bei mysteries di sempre, il romanzo scava nel lato più oscuro dell’animo umano e l’esito è, come sempre, sbalorditivo.

Margaret Millar, Quando chiama una sconosciuta (Beast in View, 1955)

Traduzione Giovanni Viganò

Polillo Editore, collana I Mastini 12, pagg. 200, euro 14,40