Con il numero 136 della collana I Bassotti viene pubblicato un romanzo, Il mistero delle tre querce (The Three Oak Mystery, 1924) di un grande della narrativa mystery: Edgar Wallace.

Infatti questo scrittore insieme ad Arthur Conan Doyle ed Agatha Christie è considerato un maestro della letteratura gialla ed in particolare del poliziesco, il genere letterario che fiorì in Inghilterra e negli Stati Uniti nel primo quarto del XX secolo. Wallace ha scritto 175 romanzi, 24 drammi, e numerosi articoli giornalistici. Oltre 160 film hanno preso spunto dalle sue storie.

Quasi tutti i suoi romanzi gialli sono stati pubblicati in Italia e ristampati più volte.

L’autore:

Edgar Wallace (1875-1932), passato alla storia come “the King of Thrillers”, fu il primo scrittore a raggiungere lo status di vera e propria star. Era nato a Greenwich, in Inghilterra, figlio illegittimo di attori. Adottato da una famiglia di pescivendoli che aveva già dieci figli, Edgar crebbe con il nome di Dick Freeman salvo scoprire, all’età di 11 anni, le sue vere origini. Dopo una serie infinita di lavori di vario genere, a 18 anni si arruolò nel Royal West Kent Regiment per poi passare nei Corpi Medici. Corrispondente dal Sud Africa per la Reuters e per vari giornali inglesi e sudafricani durante la guerra dei Boeri, rientrò in patria nel 1900. Dopo vari infruttuosi tentativi di trovare un editore, nel 1905 pubblicò a proprie spese il suo primo romanzo, The Four Just Men (I quattro giusti). In meno di trent’anni scrisse oltre 170 libri, di cui più della metà di genere giallo, una ventina di drammi e centinaia di racconti e articoli. Popolarissimo fra i lettori – si dice che tra il 1920 e il 1930 su ogni quattro libri letti in Inghilterra uno fosse di Wallace – negli ultimi dieci anni di vita arrivò a guadagnare oltre 250.000 dollari l’anno, anche grazie agli innumerevoli film tratti dalle sue storie. Amante del lusso, del gioco e della vita sregolata, morì a soli 56 anni a Hollywood, mentre era al lavoro sulla sceneggiatura di King Kong, lasciando in eredità una montagna di debiti

La “quarta”:

John Mandle, ispettore di Scotland Yard ormai in pensione, vive con la figliastra in una tenuta di campagna nel Surrey, a pochi passi dal suo vecchio collega e amico Robert Stone. Quando Socrates Smith, antropologo con brillanti trascorsi nel Criminal Investigation Department, accetta l’invito di trascorrere qualche giorno da lui, non sa ancora che si troverà coinvolto in uno dei casi più misteriosi della sua vita. La sera stessa del suo arrivo, nota una luce intermittente nella finestra della casa vicina – un messaggio in alfabeto Morse che significa “Vieni alle tre querce” – e poco dopo scorge una nera figura sgusciare fuori dalla tenuta. Non può trattarsi di Mandle, così malato da non poter più camminare con le proprie gambe… eppure è proprio il suo cadavere quello che, la mattina dopo, penzola da una delle querce. Il foro di proiettile in mezzo alla fronte esclude l’ipotesi di un suicidio, e quando Stone viene trovato legato e imbavagliato nel proprio letto, sembra legittimo pensare alla vendetta di un loro comune nemico. Socrates inizia subito a indagare sugli episodi più oscuri del loro passato, ma dovrà muoversi in fretta, perché l’assassino ha già calcolato ogni mossa e non si fermerà davanti a nulla.

Pubblicato nel 1924, questo è il terzo romanzo di Wallace, dopo Maschera bianca (n. 37) e Il cerchio rosso (n. 66), inserito nella collana I Bassotti.

Edgar Wallace, Il mistero delle tre querce (The Three Oak Mystery, 1924)

Traduzione Giovanni Viganò

Polillo Editore, collana I bassotti 136, pagg.  213, euro 14,90