Facciamo la conoscenza di Romano De Marco, recentemente entrato nella rosa dei candidati per il prestigioso Premio Scerbanenco con il suo A casa del diavolo (Nero Italiano - TimeCrime): per saperne di più su questo suo grande omaggio al thrilling italiano, ThrillerMagazine ne ha parlato qui e l’ha recensito qui.

Ora De Marco partecipa al progetto Sex Force creato e curato da Stefano Di Marino, firmando l’eBook Sesso e fuoco, in vendita su Amazon e i migliori bookstore.

L’abbiamo incontrato per parlare della sua partecipazione a questo grande progetto di rinascita del pulp a tinte forti.

       

Prima di tutto, cosa fa battere il cuore di Romano De Marco? Quali sono le tue passioni?

Be’, dal punto di vista sentimentale i miei figli che sono, forse, l’unico motivo per cui la mattina mi alzo dal letto e affronto i miei diecimila impegni, invece di girarmi dall’altra parte e continuare a dormire. Per quanto riguarda, invece, il “pensiero magico”, sono appassionato di letteratura, narrativa di genere, cinema, serie TV (soprattutto americane), collezionismo di giocattoli, fumetti, non sport cards e un miliardo di altre cose. Ah, poi ci sarebbe la Roma che (quando vince...) fa battere il cuore più forte di ogni altra cosa...

       

Possiamo definire il tuo Giallo Mondadori “Ferro e fuoco” un omaggio alla narrativa e cinema di genere made in Italy?

Assolutamente sì. Però ho voluto evitare di cimentarmi in una operazione eccessivamente “filologica” (cosa che altri autori hanno preferito fare). L’ambientazione temporale non è quella classica degli anni ’70, bensì quella attuale e ci sono parecchie “contaminazioni” del genere poliziottesco rispetto agli archetipi. Primo fra tutti quello del cinema di arti marziali, altro pilastro del mio immaginario sin da quando ero ragazzo.

       

Come sei finito nell’affiatato team di Sex Force?

Be’, sono stato invitato direttamente dall’ideatore e principale autore della collana, ovvero l’amico e maestro Stefano Di Marino. Impossibile dire di no!

       

Cosa puoi dirci del tuo “Sesso e fuoco”?

Guarda, il genere “Action erotico” è qualcosa con il quale non avrei mai pensato di cimentarmi volontariamente. Del resto mi capita anche di scrivere (a richiesta) racconti su tematiche sociali o su argomenti strazianti (l’ultimo sui rifugiati in Siria) che, sistematicamente, mi mettono in crisi e mi creano non pochi grattacapi. Vuoi per una sensazione di inadeguatezza vuoi perché preferisco, molto sinceramente, scrivere cose che mi divertono. Ciò non vuol dire che non affronti queste “sfide” con impegno e serietà... La stessa cosa (senza voler fare paragoni irriverenti) è accaduta per Sex Force. Da subito ho capito che provare a imitare lo stile e il clima dei racconti di Stefano Di Marino sarebbe stata una sfida persa in partenza. Lui, non per niente, è il Professionista. E il Professionista non si batte... Da qui la scelta di buttarla sull’ironia e sul divertimento. Sia Stefano che Franco Forte, l’editore, sembrano aver apprezzato... Adesso aspetto il responso dei lettori.

       

Intanto il tuo romanzo “A casa del diavolo” ha partecipato alla selezione del Premio Scerbanenco: cosa puoi dirci di questa esperienza?

È stato bello entrare nella cinquina finale con il voto dei lettori. Alla fine, dopo il secondo voto (quello della giuria tecnica) sono rimasto fuori dai giochi risultando sesto classificato e primo dei non eletti. Ma va bene così, è giusto che siano stati ripescati Malvaldi e Carrisi, due ottimi autori che portano la narrativa di genere italiana in tutto il mondo. Felice per Simone Sarasso (faccio il tifo per lui) un po’ amareggiato per Fabrizio Canciani che aveva ottenuto tantissimi voti da parte del pubblico ma che, alla fine, è rimasto fuori dai cinque. Lui meritava di esserci.

       

Hai pubblicato tanto in cartaceo che in digitale: c’è un’editoria che preferisci o sono comunque complementari?

Be’, senza mezzi termini, prediligo di gran lunga il cartaceo. Vedere il frutto del proprio lavoro in libreria è una sensazione totalmente diversa dal vederlo sugli internet store... Ben venga l’eBook, anzi a breve, probabilmente, si concretizzerà un progetto specifico con un editore esclusivamente telematico riguardo alcuni inediti che ho nel cassetto da tempo (fra i quali il seguito del mio romanzo d’esordio Ferro e fuoco). Ma la mia scelta privilegiata resta il cartaceo...

       

Leggeremo ancora tuoi contributi alla Sex Force?

Ho scritto due racconti. Se Stefano o Franco me lo chiederanno non escludo di produrne altri. Penso che dipenderà anche da come verranno accettati dai lettori i primi due. Certo, al momento sono abbastanza preso dalla scrittura del mio nuovo romanzo e, visti i tempi “drammatici” della mia vita famigliare e lavorativa, mi tocca scrivere a notte fonda o nei ritagli di tempo... Comunque una cosa è certa... ai due amici di cui sopra non sarei mai capace di dire di no!