L’enigma del fante di cuori di Patrizia Debicke e Alessandra Ruspoli, Delos Digital 2021.

Importante delineare il quadro generale dove avvengono i fatti narrati. Inghilterra 1714. Muore la regina Anna a cui succederà Giorgio I di Hannover protestante. E’ bene sottolineare l’aggettivo perché proprio in questo momento l’appartenenza ad un tipo di religione determina certi aspetti politici e sociali. Tra l’altro il pretendente Giacomo Stuart non rinuncia alla sua fede cattolica e in parlamento abbiamo due partiti: i Tories contrari al nuovo re e i Whigs favorevoli. Proprio tra i primi si nascondono i nemici più pericolosi sotto il nome di Fanti. Due li scopriremo presto, ovvero il duca di Oxford è il Fante di quadri e il duca di Bolingbroke il Fante di fiori. Ma i più accaniti, che tramano nell’ombra, sono il Fante di Picche e quello di Cuori. Contro di loro, a sostegno di Giorgio I, sarà il consigliere Lord Donagall, con l’appoggio del futuro suocero duca di Bedfield della cui figlia Audra Barr diventa fidanzato. E con quello dell’Abbé Dubois, primo segretario del duca Philippe d’Orleans, sincero alleato di Sua Maestà. Si tratta praticamente di lotte dinastiche che coinvolgono le maggiori potenze del secolo, ovvero Inghilterra, Francia e Spagna.

Dentro un quadro così complesso si intrecciano le vite personali dei maggiori protagonisti, anche queste ricche di situazioni dove non di rado l’amore e il sesso la fanno da padrone. Prendiamo, per esempio, Donagall, il bello e affascinante  Lord Donagall. Intanto, tra le varie altre relazioni, ne ha una anche con la cognata Maude Ashley, sposata con il fratello Richard e sorella di Audra. La quale cognata si ritroverà in seguito, ubriaca, a letto con un altro provocando un ricatto che metterà in subbuglio la famiglia.

Comunque il problema principale consiste nel creare un numeroso gruppo di uomini fidati a guardia del re minacciato dai giacobiti. E quindi mosse e contromosse da entrambi gli schieramenti per sorprendere l’avversario (essendo un patito del giuoco mi viene in mente una partita a scacchi). E arrivano i sospetti, i dubbi, i complotti, i morti ammazzati. Tra le uccisioni pure il Fante di Cuori. Ma è davvero così o si tratta solo di una falsa pista? Di uno specchietto per le allodole?…

Tutto è complesso, ripeto, (la recensione sarà pertanto inadeguata) e allo stesso tempo affascinante. Come la festa di Natale o lo  splendido matrimonio di Donagall con Audra, le ricche dimore, i costumi, i vestiti, le cerimonie, i balli, le caccie, gli interminabili banchetti. E poi spie, trame e intrighi dappertutto, travestimenti, fughe precipitose, passaggi segreti, taverne oscure, esistenze e storie personali, ripeto, che si intrecciano con la Storia politica del tempo. Con il classico scontro finale.

Capitoletti ora brevi e stringati per non appesantire la lettura, ora più lunghi secondo le circostanze. Si passa, nel volgere di pochi tratti, da un personaggio all’altro con ritmo incalzante per poi immergerci lentamente e con sapienza nella società del tempo. Competenza, ricerca e inventiva in un unico abbraccio. Di una mamma e di una figlia.

Un binomio davvero speciale.