Il segreto del calice fiammingo di Patrizia Debicke Van Der Noot, AliRibelli 2022.

Siamo nel 1422, un periodo storico particolare tra congiure e intrighi nell’Europa del XV° secolo. Jan van Eyck, celebre pittore di corte di Philippe le Bon, duca di Borgogna, viene convocato dal potente cancelliere Nicolas Rolin, per due motivi: incontrare alcune candidate al matrimonio del suo padrone per far loro il ritratto e smascherare, come spia, a cosa mira Yolande d’Aragon, suocera di Carlo di Valois e duchessa vedova d’Anjou, che sta tessendo una sottile tela contro di loro. Scortato e difeso da Erwin Weiss, comandante dei mercenari svizzeri. Parola d’ordine per un contatto segreto  “Leone di Urgell.” Il contatto avviene attraverso uno sconosciuto “intabarrato in un mantello scuro e con il volto nascosto dal cappuccio.” Le sue ultime parole “Attenti al ca…” strozzate da un colpo di balestra. Cosa avrà voluto dire?…Tutto si chiarirà durante il torneo di martedì grasso a Gand (festa descritta nei minimi particolari) con l’attentato fallito al duca di Borgogna.

Ma non è finita qui. Il nostro celebre pittore si ritroverà in giro per una parte dell’Europa (da Bruges a Valencia e Barcellona, dall’Aragona a Gaeta e a Genova, da Milano ad Arras e in Borgogna, a Bruxelles e Napoli) a creare fantastici ritratti e tenere sempre desta l’attenzione per possibili tranelli, coadiuvato in seguito dal nipote Bart van Eyck, anch’egli pittore, che scoprirà gli intrallazzi e i tradimenti della bella Beatriz Arriga con Charles d’Anjou.

Al centro della incredibile storia anche il Sacro calice di Valencia, ovvero la coppa usata da Gesù nell’ultima cena, che va difeso da chi lo vuole (una gitana aveva predetto al suo possessore “il talismano condurrà alla vittoria”) e cementerà l’alleanza, dopo feroci scontri, tra la Borgogna e l’Aragona.

Impossibile delineare punto per punto gli eventi che si susseguono in modo vorticoso tra grandiosi ricevimenti, lussuosi cerimoniali, pranzi luculliani, la parata della caccia, la travolgente passione con il sesso sfrenato, gli accordi e il bieco tradimento, i passaggi segreti, il veleno per far fuori certi eredi al trono, gli scontri, le fughe, i complotti, gli attentati, le battaglie e le tregue, le caratteristiche peculiari dei personaggi fra cui certe fissazioni astrologiche di certi sovrani (vedi, per esempio, il duca di Milano “che non prende una decisione e non muove un passo senza un vaticinio favorevole”), il lavoro artistico su dipinti e dipinti, la politica sviscerata nei suoi molteplici aspetti e così via.

Dunque un grande affresco storico dal 1426 al 1446 a braccetto con una fertile fantasia.