E adesso Perry Mason? di Erle Stanley Gardner

Tutto parte da una strana telefonata a Perry Mason di una donna che si presenta con il nome fasullo di Cash (scopriremo in seguito essere Marilyn Keith, segretaria personale di Addison Belfour proprietario della omonima società) per chiedergli se può presenziare come semplice spettatore ad un processo in corso. Strana richiesta davvero, ma proprio per questo accettata dall’incuriosito avvocato. Praticamente lo Stato della California accusa Theodore Balfour, membro di una famiglia di industriali, di omicidio colposo stradale, avendo investito un uomo da ubriaco in modo tale da renderlo irriconoscibile. Tra i vari testimoni la ragazza dai capelli rossi Myrtle Anna Haley che non sembra per nulla credibile. Comunque il verdetto della giuria sarà in perfetta parità e dunque occorre un nuovo processo. Arriva però una telefonata da Guthrie Balfour, zio di Theodore, e poi dall’altro zio Addison, che vogliono Mason come difensore al posto dell’attuale Mortimer Dean Howland non ritenuto idoneo. Richiesta accettata.

Con l’aiuto di Paul Drake si scoprirà che lo sventurato finito sotto la macchina trattasi di un certo Jackson Eagan. E, grande sorpresa, ucciso però in precedenza con un colpo di pistola al cranio! La faccenda allora si complica, anche perché le storie raccontate all’Avvocato da Marilyn Keith e dalla signora Balfour (che potrebbe incantarlo secondo battutine di Della) sulla ricostruzione dell’evento funesto sono completamente diverse.

Saremo quindi di fronte ai classici dibattiti legali e giudiziari del processo, agli scontri accusa-difesa e quelli con il giudice, a false testimonianze, ad un tourbillon di fatti contrastanti insieme a certe intimidatorie minacce verso lo stesso Mason dal tuttofare della società Balfour.  

Ma il Nostro non si lascia intimidire pronto a difendere il suo cliente perché per lui la verità è sempre l’arma migliore. E sarà una verità davvero sorprendente…

Il pozzo urlante di Arthur J. Rees

James Roland è accusato di avere ucciso il vecchio archeologo Roger Glenthorpe all’Ancora d’Oro di Flegue, precisamente nella sua camera con un colpo quasi sicuramente di coltello al cuore e poi gettato in un pozzo. Gli indizi contro di lui sembrano schiaccianti, tra l’altro la mattina prima della scoperta del delitto si è dato alla fuga,  e per la polizia è sicuramente l’assassino. Non c’è alcun dubbio. Dubbio che invece nasce nella mente del famoso investigatore americano David Colwyn dopo aver esaminato il corpo dell’archeologo e la stanza del delitto, dove emergono degli strani particolari per cui il caso non è così semplice. Anche perché, secondo l’investigatore, lì erano entrate due persone.

La faccenda si complica ancora di più quando in seguito verrà trovato Roland e scoperta la sua vera identità, ovvero essere il nobile James Roland Penreath che si chiude in un ostinato silenzio anche dopo il verdetto di condanna. Perché questo incredibile mutismo?…

Il tutto incorniciato dentro un’atmosfera densa di superstizione e strane leggende come quella della Dama Bianca del Pozzo Urlante, fantasma che ogni tanto emerge dalle sue profondità avvolta in un lungo indumento candido per scorrazzare e urlare nei dintorni. E nel paese circola la voce che sia stata lei l’assassina.

Comunque se non è stata la Dama Bianca o James a uccidere Glenthorpe chi è stato? Per trovarlo tra chi vive nell’albergo e dintorni occorre ricordarsi soprattutto di un particolare e preparare il classico tranello per farcelo cadere…

Una donna in pericolo di R. Austin Freeman

La signora Lucy Bland è sparita dal suo alloggio ammobiliato a Wimbledon il 18 maggio. Dopo quattro mesi il suo corpo, addirittura imbalsamato, è stato scoperto in una casetta a Larici da alcuni operai sotto le assi del pavimento della sala da pranzo. La dimora appartiene alla signorina Phyllis Annesley che teneva buoni rapporti con la defunta e, soprattutto, con il di lei marito…

A inchiodare il marito e la possibile amante un fatto particolare avvenuto prima della scoperta. Un uomo ha richiamato l’attenzione di due operai a proposito di quella casa dove qualcuno sembrava nascondere qualcosa sotto il pavimento. Gli operai si sono avvicinati e, attraverso quattro piccoli buchi alle finestre, hanno proprio visto Bland e Annesley nascondere una specie di grosso fagotto…

Dunque sembra tutto scontato. Ma per Thorndyke niente è scontato anche perché il terzo uomo è sparito (chi era?). Occorre solo dare un’occhiata per vedere e far “vedere” meglio al processo tutta la scena che è già stata vista! Ma in un’altra prospettiva…

Ancora una volta siamo di fronte a tre prodotti eccelsi presentati e curati da Mauro Boncompagni.

Buona lettura.