Londra, primi anni Sessanta. Ronald Christopher Edwards, detto Buster, è un piccolo delinquente che lavora presso una fabbrica di salsicce, cui sottrae carne che rivende al mercato nero. Insieme all’amico Gordon Goody si dedica a modeste rapine. Spesso le potenziali vittime vengono segnalate loro da Brian Field, assistente di uno studio legale, proprio tra i clienti dell’avvocato per cui lavora.

Fields presenta a Edwards e Goody un uomo che lavora per le poste di Manchester. Di lui si conosce poco: sembra sia originario di Belfast e le fonti lo indicano con il soprannome di “Ulsterman”. Questi informa i due rapinatori che il treno notturno della Royal Mail che viaggia da Glasgow a Londra trasporta spesso ingenti somme di denaro.

Treno della Royal Mail
Treno della Royal Mail

Il piano

“Buster” Edwards e Goody iniziano a pianificare una rapina al convoglio e coinvolgono nel progetto un criminale di nome Bruce Richard Reynolds, che si dedica a selezionare i possibili componenti della banda che attuerà il colpo. Si prevede che il crimine frutterà circa 300.000 sterline. Il piano elaborato è semplice: i criminali intendono fermare il treno nelle campagne del Buckinghamshire, a Sears Crossing, nei pressi di Ledburn.

In quel punto del tragitto è possibile manipolare il segnale ferroviario ma le alte palizzate lì presenti non renderebbero agevole sottrarre la refurtiva. Da qui, l’idea di condurre il treno fino al vicino ponte di Bridego e lì, con una “catena umana”, procedere a svuotare la carrozza portavalori caricandone il contenuto in un furgone posizionato proprio sotto il ponte.

Il ponte di Bridego
Il ponte di Bridego

Reynolds si documenta sulle modalità di conduzione di un treno e, per poter muovere il convoglio nel corso della rapina, recluta un macchinista in pensione.

Nel frattempo, Field acquista una fattoria denominata “Leather Slade”, distante circa cinquanta chilometri da Sears Crossing, dove la banda intende rifugiarsi dopo la rapina.

L’esecuzione

Mercoledì 7 agosto 1963, poco prima delle ore 19. Il treno parte dalla stazione di Glasgow. Lo guida il macchinista Jack Mills, affiancato da David Whitby. Durante la notte giunge nel punto prescelto per la rapina. Come pianificato, la banda ha manomesso il segnale luminoso all’altezza di Sears Crossing: ha coperto con un guanto la luce verde e, all’arrivo del convoglio, accende la luce rossa collegandola direttamente a una batteria.

Mills, transitando in quel punto, vede il semaforo rosso e, sorpreso, arresta il treno. Il suo aiutante, Whitby, scende dalla vettura, raggiunge un telefono installato lungo il binario e scopre che i cavi sono recisi. Alcuni dei rapinatori, che indossano passamontagna e caschi da motociclista, lo assalgono prima che riesca a salire nuovamente sul treno e lo scaraventano giù dalla ripida massicciata.

La banda scopre che la carrozza portavalori è la seconda dopo la locomotiva e, ridotti all’impotenza gli impiegati della posta che viaggiano con il carico, decide di sganciarla dal resto del convoglio. Il macchinista in pensione assoldato da Reynolds non è in grado di manovrare il treno, di un modello recente, Class 40, elettrico, a diesel. È quindi necessario far rinvenire Mills per costringerlo a condurre i vagoni sganciati fino al ponte di Bridego.

Giunti a destinazione, come pianificato, i banditi traferiscono il carico dal vagone in cui è custodito nel camion che li attende. Prima di dileguarsi, ingiungono al macchinista di non dare l’allarme prima di mezz’ora. Raggiungono quindi la fattoria di Leather Slade e scoprono che il bottino della rapina è decisamente superiore alle aspettative: ammonta a 2,6 milioni di sterline.

Le indagini e la condanna

Al colpo partecipano diciassette persone e tutt’ora si ignora l’identità di alcuni componenti della banda. Un conoscente di uno di loro si trova in prigione e, per ottenere uno sconto di pena o comunque un trattamento di favore, riferisce alla polizia voci circolate nell’ambiente criminale sulla rapina e sui suoi esecutori. Dopo circa una settimana, gli investigatori effettuano dei controlli nei pressi di Leather Slade: il macchinista ha riferito quanto ingiuntogli dai criminali dopo il fatto e chi indaga focalizza la propria attenzione su luoghi che distano una trentina di minuti da Sears Crossing e dal ponte di Bridego.

Indagini sul luogo della rapina
Indagini sul luogo della rapina

La polizia irrompe nella fattoria occupata dai banditi in seguito alla segnalazione di una persona che vive nei pressi e che afferma di aver osservato presenze sospette nella zona. La banda ha già fatto perdere le sue tracce ma, nel rifugio, vengono acquisiti dei reperti utili a fini di indagine: un tabellone del Monopoli e una bottiglia di ketchup, su cui risultano presenti impronte digitali di alcuni dei banditi.

In breve, molti di loro vengono individuati e arrestati nella zona sud di Londra. Processati, vengono condannati a trent’anni di reclusione, trattamento da taluni ritenuto troppo severo considerando che, in conseguenza della rapina, non vi sarebbero state vittime. Valutazione, questa, che non sembra invero tener contro delle conseguenze a lungo termine dei traumi ingenerati nel personale presente sul treno dall’interazione comunque violenta con gli autori del fatto. 

Cosa è accaduto dopo

Nell’agosto 1964, alcuni amici di Charlie Wilson, uno dei membri della banda, irrompono nel carcere di Winson Green presso Birmingham, dove l’uomo sta scontando la pena e lo liberano. Verrà in seguito ucciso in Spagna.

Luglio 1965: Ronnie Briggs – il cui ruolo nell’iter criminis non sembrerebbe essere stato particolarmente significativo – riesce a evadere dalla prigione di Wandsworth, a Londra. Raggiunge Bruxelles via mare e, da lì, ripara a Parigi. Si procura documenti falsi e si sottopone a un intervento di chirurgia plastica per alterare i suoi connotati. Si trasferisce, in seguito, in Australia e in Brasile, a Rio de Janeiro, dove per anni vive, per così dire, della celebrità acquisita grazie alla sua decantata partecipazione al colpo: vende persino souvenir delle sue fughe. Gravemente malato, nel 2001 decide di fare ritorno in Inghilterra, sperando di ricevere un trattamento sanitario di favore. Viene arrestato. E rilasciato nel 2009 a causa dell’ulteriore aggravarsi delle sue condizioni di salute. Muore a ottantaquattro anni, nel dicembre 2013.

Bruce Reynolds, sfuggito ai rigori della legge, si era rifugiato in Messico per poi raggiungere il Canada. Fa ritorno in Inghilterra nel 1968, viene arrestato e condannato a venticinque anni. Ne sconta solo dieci ma, negli anni Ottanta, torna in prigione per spaccio di anfetamine.

Era fuggito in Messico anche “Buster” Edwards ma, nel 1966, si consegna alle autorità britanniche, sconta nove anni e, una volta libero, si dedica all’attività di fioraio nei pressi della stazione di Waterloo.

Ronald "Buster" Edwards
Ronald "Buster" Edwards

James Hussey e Thomas Wisbey, altri componenti del sodalizio criminale responsabile della rapina, saranno condannati per traffico di droga nel 1989.

Si ignora tutt’ora l’identità del dipendente delle poste che ha fornito a “Buster” Edwards e Gordon Goody le informazioni necessarie alla preparazione del colpo. Goody ha riferito che si sarebbe trattato di un uomo di nome Patrick McKenna, dato mai confermato in modo conclusivo. Gran parte della somma sottratta non è stata recuperata.

Il mito

“Sono uno dei pochi a provare ammirazione per il talento e il coraggio dimostrato nella grande rapina al treno?”, si chiederà lo scrittore Graham Greene.

La “grande rapina al treno”, cui i media hanno, fin dal suo verificarsi, riservato ampio risalto, contribuendo a mitizzarla, ha comprensibilmente costituito fonte di ispirazione per varie produzioni cinematografiche e televisive.

Una puntuale ricostruzione del colpo viene offerta dal film Rapina al treno postale (Robbery, 1967), regia di Peter Yates, con James Booth, Stanley Baker, Joanna Pettet, Frank Finlay e Barry Foster.

"Robbery" di Peter Yates (1967)
"Robbery" di Peter Yates (1967)

Buster, diretto nel 1988 da David Green, si focalizza sulla vicenda di Ronald Edwards, interpretato dal musicista Phil Collins.

Phil Collins in "Buster" (1988)
Phil Collins in "Buster" (1988)

Nel dicembre 2013 la Bbc ha trasmesso The Great Train Robbery, miniserie scritta da Chris Chibnall e suddivisa in due episodi, diretti rispettivamente da Julian Jarrold e James Forte. La prima parte, A Robber’s Tale, descrive dettagliatamente la preparazione e l’attuazione della rapina. La seconda, A Copper’s Tale, ripercorre le indagini effettuate dalla polizia, che condurranno all’arresto di molti dei responsabili. Tra gli interpreti, Luke Evans, Jim Broadbent, Paul Anderson e Jack Roth.

Da sinistra, Jack Roth (Charlie Wilson) e Luke Evans (Bruce Reynolds) in "The Great Train Robbery" (2013)
Da sinistra, Jack Roth (Charlie Wilson) e Luke Evans (Bruce Reynolds) in "The Great Train Robbery" (2013)