Il sale sulla ferita di Cristina Rava, pubblicato da Rizzoli, si è aggiudicato il Premio Giorgio Scerbanenco per il cinema 2024.

È quanto deliberato dalla giuria del Premio – conferito in accordo con Cecilia Scerbanenco dal Noir in Festival e Lo Scrittoio, con il sostegno di Lombardia Film Commission e Fondazione Cariplo – presieduta dallo scrittore e regista Donato Carrisi e composta da professionisti del settore produttivo cinematografico e televisivo, Carlo Degli Esposti, Luca Lucini, Giorgia Priolo e Paolo Vari, in interazione con un gruppo di lettura costituito da componenti del Circolo dei Lettori di Milano.

A quanto si legge nella motivazione, il premio è stato conferito al romanzo "Per la carica emotiva del personaggio centrale che è in grado di incontrare un pubblico ampio e traversale e perché si presta alla serialità lasciando spazi e margini per un ulteriore sviluppo creativo e narrativo."

Menzione speciale, inoltre, per il romanzo La fine è ignota di Bruno Morchio (Rizzoli), già vincitore del Premio Giorgio Scerbanenco per la letteratura 2023, per un potenziale sviluppo cinematografico.

Nata ad Albenga nel 1958, dopo aver iniziato gli studi in medicina, Cristina Rava si è dedicata ad altro, lavorando nel settore dell'abbigliamento e poi in campagna.

Già autrice di due raccolte di racconti e di una memoria storica, tutte legate al territorio ligure, dal 2007 si è dedicata alla letteratura noir pubblicando Commissario Rebaudengo: un'indagine al nero di seppia, esordio del personaggio del commissario Bartolomeo Rebaudengo.

Nel 2012, con Un mare di silenzio, prende avvio una nuova serie, spinoff della precedente, dedicata al medico legale genovese Ardelia Spinola. A quest’ultima serie appartiene il romanzo premiato, Il sale sulla ferita.

“Tempi duri per la dottoressa Ardelia Spinola”, si legge nel “lancio” del romanzo, pubblicato da Rizzoli. “Sta rimuginando sul rapporto un po’ troppo intimo tra i suoi carissimi amici, il commissario in pensione Bartolomeo Rebaudengo e la pianista Norma Picolit, quando riceve una strana telefonata dal suo ex fidanzato Arturo. Strana perché ha come la sensazione che lui taccia il vero motivo della chiamata. Passano pochi giorni e Ardelia è sul luogo di un crimine per esaminare un cadavere, ma il corpo che viene ripescato con un proiettile nel torace dalla piscina della villa di Davide Drusi, imprenditore ligure, è quello di Arturo. Ardelia è sconvolta, e ancora di più la turba che i due uomini siano pressoché identici uno all’altro. Forse quella peculiare somiglianza potrebbe spiegare il delitto: uno scambio di persona. A stare vicino ad Ardelia e a risollevarla dal dolore c’è sempre Bartolomeo, che proverà in ogni modo a tenere la dottoressa Spinola lontana dai guai. Lei, però, visto il forte coinvolgimento emotivo, non sa rimanere alla larga dalle indagini.” Con il suo humour inconfondibile, Cristina Rava costruisce un’affilata commedia nera, un sapiente gioco di ruoli, che disvelerà un groviglio di avidità e miseria umana, in cui resta tuttavia spazio per inattesi avvicinamenti sentimentali.