L’abbiamo letto in uno sbrigativo trafiletto su «Tuttolibri» de La Stampa (del 21/8), insieme a un pugno di altri titoli (tra cui il secondo Meridiano dedicato a Camilleri, e contenente i suoi Romanzi storici e civili). Evviva – anche se ormai nessuno metteva più in dubbio l’appartenenza (in un suo modo “provinciale”) di Hammett al rango degli scrittori della Lost Generation. Guanda, negli ultimi quindici anni, aveva provveduto (ripescandolo dal catalogo Longanesi) a restituire degnamente ai lettori il romanziere de La chiave di vetro e de L’uomo ombra; aveva anche riportato alla luce una serie di racconti (a volte presentati erroneamente come inediti, ma comunque in nuove e in genere migliori traduzioni), sia del ciclo del poliziotto senza nome chiamato Continental Op, sia di altre correnti (con Sam Spade, senza eroe fisso, senza storia poliziesca, eccetera). Quello che ci auguriamo dal Meridiano Mondadori, in mancanza finora di dettagli più precisi, è che i racconti di Hammett ci siano, per una volta, davvero tutti – cosa che purtroppo sarà difficile, ma che varrebbe davvero la pena. Questa sarebbe infatti l’unica vera degna iniziativa editoriale per restituire a Hammett quel che gli è dovuto: i suoi racconti sono stati trattati, in traduzione e destinazione, complessivamente peggio dei suoi romanzi; e dal momento che moltissimi ne scrisse (mi pare più di ottanta) e che molti ne riciclò e riscrisse lui stesso, sarebbe utile ripulirli e ordinarli. E finalmente farceli leggere tutti insieme. Aspettiamo di vedere il volume, con speranza.