Lecce – Un ordigno confezionato con 50 grammi di polvere di alluminio, a detta degli inquirenti più pericolosa di quella da sparo, la cui esplosione avrebbe causato gravissimi danni alla persona era nascosto all’interno di un libro dal titolo forse non casuale (Il Ritorno di Sherlock Holmes), di Conan Doyle, il pacco-bomba indirizzato al questore di Lecce, Giorgio Manari. Il plico, recapitato ieri, è stato intercettato dal personale della Questura che è riuscito ad aprirlo senza che esplodesse. Come mittente è indicato un sedicente avvocato milanese, un accorgimento usato per destare meno sospetti, ed è stato spedito dal capoluogo lombardo lo scorso 22 maggio. Il plico, di colore giallo, è stato recapitato in Questura poco dopo le 9. Le misure di sicurezza scattate dopo la recente operazione anarco-insurrezionalista che ha portato gli uomini della Digos di Lecce ad arrestare cinque presunti associati e gli ultimi avvenimenti nazionali, hanno fatto scattare subito l’allarme. È bastato un semplice controllo da parte di un artificiere per capire che il sospetto non era fuori luogo. L’ordigno era collegato a un sistema a strappo, in modo tale che potesse esplodere all’apertura della busta, mantenendo però integro il foglietto su cui era scritta la rivendicazione, uguale sia per il normografo che per la sigla a quella rinvenuta nel pacchi-bomba di Modena e Torino. A campeggiare sul lato destro del foglio bianco a righe la scritta in russo “Nardodnja volja”, ovvero la Volontà del popolo, con accanto la sigla Fai (Federazione anarchica informale).