Avventura a Falconara – il tesoro romano tratta un progetto fortemente voluto dall’ Amministrazione comunale: una grande operazione culturale che ha visto impegnati soggetti di prim’ordine all’opera per la sua realizzazione. Il volume è stato presentato domenica 7 maggio presso il Centro Cultura Piero Pergoli. La storia, sceneggiata da Franco Spiritelli e Fabio Manini, è stata illustrata da mani esperte come quelle di Giancarlo Alessandrini (che già aveva portato il suo Martin Mystere a Falconara in Il tesoro di Peter Stuyvesant), Mario Rossi (Nick Raider, Nathan Never), Stefano Babini (già collaboratore di Hugo Pratt) e Gabrile Naldi (fondotore della rivista Matite Matte), mentre il colore è stato affidato a Fabrizio Pasini.

Un’avventura, insomma, che attraverso una storia di fantasia racconta la Storia, quella vera, di Falconara, partendo dai suoi castelli, dai reperti romani, abbracciando leggende e personaggi locali. Tra gli altri due tributi a due grandi personaggi cittadini (immagini sotto) oggi scomparsi: Padre Bernardino che dalla Biblioteca Francescana fornisce ad Aciero consigli utili su come trovare ciò che sta cercando e Adriano “Fringuello” Pelonara che con la sua barca accompagna il detective ad immergersi per trovare il relitto della nave romana affondata a largo di Palombina. E ancora, nelle tavole, il castello di Castelferretti, la chiesa di Santa Maria della Misericordia, Montedomini con i suoi leggendari cunicoli, i ruderi del Castello di Barcaglione, Rocca Priora dove il nostro eroe viene ospitato per la notte nella stanza degli affreschi. Il racconto si intreccia frequentemente con la storia: Aciero appena entra a contatto con un oggetto, cade in trance e vede come in un sogno ciò che è accaduto in epoche passate dando la possibilità al lettore di conoscere personaggi e fatti della Storia. I Cortesi, i Ferretti, Francesco Trionfi, la distruzione del Castello di Barcaglione e tanto altro.

Un progetto, riuscito anche grazie alla legame speciale che lega Falconara al Fumetto da più di venti anni, che si propone come ulteriore tassello per far conoscere alla cittadinanza la propria storia, alla ricerca di quelle radici indispensabili per una comunità.