Finalmente uscì dal bosco di conifere, la vegetazione iniziava a diradarsi ed ad abbassare, era stanchissimo quasi al limite dello svenimento, ma sapeva di non potersi fermare, anche se i piedi non lo reggevano più, le piaghe sulla schiena avevano ripreso a sanguinare e la fame non lo abbandonava ormai da giorni.

Doveva proseguire, andare avanti, trovare la comunità.. Sapeva di essere vicino alla meta, seppure non conoscesse bene il percorso, ne aveva solo un’idea approssimativa, qualche riferimento e niente di più.

Sapeva di non poter contare sugli abitanti del posto: le taglie sui fuggiaschi erano particolarmente allettanti e la minaccia di essere fucilati per qualsiasi aiuto dato loro, fortemente dissuasiva.

 

“Prosegui, non ti fermare, trova un rifugio, vai avanti”. Erano le parole che si ripeteva incessantemente per darsi forza, per  resistere allo scoramento che ormai iniziava a prenderlo.

Non era stato facile fuggire dallo stabilimento, la sorveglianza era ossessiva, svolta con cinismo, crudeltà, ferocia.

Nessuno poteva muoversi senza ritrovarsi addosso lo sguardo di un sorvegliante, ed ogni passo era accompagnato da un altro, diverso.

Inesistenti i momenti liberi, anche le funzioni più intime erano tenute sotto controllo. In queste condizioni la delazione era un modo per sopravvivere. Occorreva stare attenti a tutto, anche a starnutire: ne bastava uno in più, un colpo di tosse più forte, per essere avviato all’”Ospedale”, un camerone con il tetto rotto, nel quale l’assenza di medicine e di vitto costituivano la cura principale.

Come era cambiata la sua vita! Da quanto tempo ormai? Due anni, due mesi, chissà…. Aveva difficoltà a ricordare. Ogni tanto nella memoria riappariva la spiaggia sul Mar Nero, l’inizio di tutto.

 

Vi era arrivato ad agosto per le ferie annualiGuadagnava poco, nonostante i bonus aziendali, e questo gli aveva fatto escludere le solite località alla moda. Aveva cercato soluzioni economiche senza trovare niente, poi, quando ormai stava per rinunciare alle due settimane di mare, fu contattato da un call center specializzato in vacanze a basso costo.Valutò attentamente l’offerta, diede uno sguardo al saldo del conto corrente, vide che poteva essere un affare e partì.

I primi giorni passarono bene, aveva un bel fisico, era simpatico, ci sapeva fare. Non mancarono nuove compagnie capaci di rendere più corte le notti. Una mattina, però, fu svegliato da un baccano infernale proveniente dal piazzale dell’albergo: auto che sgommavano, moto che sgassavano, camion in movimento, ordini secchi, portiere sbattute.

Come altri villeggianti, fu costretto ad uscire ad uscire dalla stanza così com’era. Li radunarono tutti sul piano dell’albergo,  chi in pigiama, chi mezzo vestito, chi in costume da bagno.

Un tenente, particolarmente feroce, blaterò di vile aggressione, di offesa mortale, di morti sulla coscienza. Nessuno capì di cosa stesse parlando. Ognuno comprese come sarebbe andata a finire: male.

Li radunarono in un capannone, a ciascuno venne assegnata una divisa, una specie di pigiama di tela grezza; dopo due giorni di sosta li spostarono verso altri stabilimenti.

Nessuno fu interrogato. Nessuno conobbe la propria colpa, né ebbe modo di difendersi. Non potevano rivolgere parola ai guardiani perché era proibito, chi lo fece fu frustato a sangue. li assegnarono a lavori diversi. Lui capitò in una fabbrica di bambole di lattice, di quelle a grandezza naturale.

 

Verso la fine della terza rivoluzione industriale, era esplosa la bomba demografica. Le più pessimistiche previsioni avanzate dagli scienziati, si erano rivelate molto distanti rispetto alla cruda realtà. La terra non riusciva a dare sostentamento ai propri abitanti, si manifestarono, in modo sempre più preoccupante, episodi di cannibalismo. I governi furono costretti a definire un piani di assoluto  contenimento delle nascite. I rapporti tra i sessi erano proibiti, anche quelli condotti con le più elevate cautele antifecondative: erano concessi solo due rapporti a scopo riproduttivo per ogni famiglia. Le Chiese anche se di forte controvoglia, dovettero accettare le misure prese.

Forse il rimedio fu peggiore del male, infatti di lì a breve iniziò il fenomeno inverso: la terra prese a spopolarsi. Da principio rifiorirono i campi e le foreste, poi, la forzata non cura li portò ad inselvatichirsi. Anche le fabbriche subirono la stessa sorte.

Qualche nazione particolarmente colpita non esitò a pianificare atti di pirateria per accaparrarsi la forza lavoro necessaria. In questa situazione, il Consesso Universale Mondiale, che riuniva tutte le nazioni, decretò in fretta e furia di far raccogliere ed utilizzare tutto il seme dell’uomo per la procreazione, anche assistita. Furono selezionati corpi di partorienti volontarie.Fu proibita ogni attività sessuale che non portasse a nuove nascite. Il testo del metodo Ogino Knaus, fu bruciato in ogni piazza del mondo. La produzione di preservativi fu riciclata in quella di culle. L’autoerotismo fu elevato a reato gravissimo, da ergastolo. Gli omosessuali furono, al solito, avviati al rogo. Le Chiese non si dispiacquero.