La missione della collana I bassotti è quella di costituire una biblioteca del giallo da salvare e si propone di presentare al lettore romanzi apparsi tra gli anni 1920 e il 1940 un periodo che viene definito  “l’età d’oro del mystery”

 

I due romanzi ora pubblicati sono:

 

- I delitti di Hammersmith di David Frome.

Scritto nel 1930 e finora inedito in Italia, il romanzo è unanimemente considerato il capolavoro di David Frome.

Questa autrice il cui vero nome era Zenith Jones Brown (1898 – 1983) nacque in California, laureata ha vissuto alcuni anni in Inghilterra dove inizio a scrivere romanzi gialli che pubblicava con lo pseudonimo maschile

Nel presente romanzo  compare per la prima volta il suo personaggio più noto, Mr. Pinkerton, colui che diventerà, secondo il grande critico Howard Haycraft, “uno dei più deliziosi, pur essendo talora esasperante, investigatori dilettanti dell’età d’oro del giallo”. 

La “quarta”:

In una sera di inizio gennaio, passando dal suo ufficio di Scotland Yard prima di rincasare, l’ispettore capo Debenham trova una lettera ad attenderlo. Nella busta, imbucata quel pomeriggio nel quartiere londinese di Hammersmith, c’è un messaggio anonimo: “Stanno assassinando un uomo al 60 di Caithness Road”, Quando l’ispettore Buli viene mandato sul posto, è già troppo tardi: un giovane di trent’anni è appena morto. Il decesso, in realtà, sembra causato dal tetano, dunque come si spiega l’avvertimento? C’è una possibile connessione tra il fatto e il furto della borsa di un medico, contenente veleno e una coltura di germi letali, avvenuto davanti all’ufficio di una delle due sorelle del giovane? Inoltre il padre era morto solo due mesi prima, investito mentre attraversava Trafalgar Square. Un’altra coincidenza? Il tenace e metodico Buil decide che vale la pena di approfondire. E non si sbaglia, perché a Hammersmith i delitti sono appena cominciati... 

 

- Il mistero del diario di Milward Kennedy.

 Il nome completo di questo autore era Milward Rodon Kennedy Burge (1894 – 1968) nel firmare le sue opere usava il nome abbreviato. Nato in Inghilterra, laureato, durante la prima Guerra Mondiale

prestò la sua opera nell’intelligence militare e venne insignito della Croce di Guerra.

Nel 1928 esordì nella narrativa mystery proprio con questo romanzo e ne scrisse poi altri diciannove.

La “quarta”:

Il giovane capitano Philip Kennedy è seduto nel salottino della sua abitazione, a Londra, quando gli viene annunciata una visita. Si tratta di un certo dottor Wilhelm Corts, un tedesco che, senza neppure i convenevoli di rito, lo informa che l’onore di una signora è in pericolo e lo prega di consegnargli il diario. «Quale diario?», si stupisce l’altro.

«Quello», spiega Corts, «che le è stato lasciato in eredità da suo cugino, il maggiore dei servizi segreti inglesi Robert Wilkins». Sennonché, a quanto risulta al capitano, questi è tutt’altro che morto. Come avrà presto modo di appurare, Corts non è il solo a interessarsi al diario, un oggetto tanto prezioso quanto misterioso perché se molti sono quelli al corrente della sua esistenza, nessuno sa dove si trovi. Comincia così questo romanzo, scritto nel 1928 e finora inedito in Italia, dalle caratteristiche anomale rispetto ai tradizionali mysteries della Golden Age. L’azione e un pizzico di romanticismo sono infatti elementi fondamentali, anche se non mancano le caratteristiche tipiche del puzzie anni Trenta: gli eventi misteriosi, i delitti apparentemente inspiegabili, l’investigatore dilettante in grado di mettere insieme le tessere del rompicapo e, soprattutto, una soluzione del tutto inaspettata.

 

I delitti di Hammersmith di David Frome (The Hammersmith Murders, 1930, Traduzione Sara Caraffini, Marco Polillo Editore, collana I Bassotti 64, pagg. 264, euro 13,40)

ISBN 978-88-8154-323-6

Il mistero del diario di Milward Kennedy (The Bleston Mystery, 1929, Traduzione Marisa Castino Bado, Marco Polillo Editore, collana I Bassotti 64, pagg. 233, euro 12,90)

ISBN 978-88-8154-319-9