Il prolifico scrittore, napoletano verace, Peppe Lanzetta torna in libreria con il romanzo Infernapoli (2011).

Un noir, che lo stesso autore ha detto di aver voluto scrivere dopo aver ricevuto da Saviano una copia del suo famoso Gomorra. E sul volume c’era questa dedica: “A Peppe Lanzetta, che per primo ha messo mano e viso all’inferno”. Una dedica che lo ha colpito e gli ha fatto venire l’idea di questo romanzo che però ha avuto una gestazione lunga quattro anni.

Nel romanzo l’autore ci narra di una città che vive di sesso, soldi, droga sopraffazione e viene vista attraverso la vita di un camorrista “doc”: Vincent Profumo un uomo crudele rotto a qualsiasi raffinata cattiverie, ma padre esemplare, che si commuove ascoltando la musica lirica, in particolare ama la cantante Maria Callas e quando ascolta le sue interpretazioni, si commuove fino alle lacrime e magari poco dopo decreta la morte di qualche povero cristo o banditello che ha “sgarrato”.

Dopo anni di dominio incontrastato, ora trova sulla sua strada una feroce concorrenza della mafia cinese e il nemico è proprio il Cinese e con quella banda sarà guerra. Una guerra feroce che farà scorrere altro sangue in una città già martoriata da altri mille problemi.

L’autore:

Peppe Lanzetta (Napoli, 1956) debutta sulla scena nel 1983 con Napoletano pentito. Autore e interprete di numerosi spettacoli teatrali, ha vinto con Malaluna il premio Olimpici del teatro 2004. Attore e autore anche per cinema e televisione, ha lavorato con registi come Piscicelli, Tornatore, Cavani, De Crescenzo, Loy, Martone, Asia Argento, Scimeca, Abel Ferrara.

Ha pubblicato libri di racconti, ballate, romanzi, tra cui Figli di un Bronx minore, Incendiami la vita e Giugno Picasso (premio Domenico Rea 2006).

la quarta:

Vincent Profumo è uno dei boss più feroci e potenti della camorra. È ricco, temuto e rispettato. Appassionato di musica lirica e devoto a padre Pio, è circondato da quattro donne: la moglie e le figlie MariaSole, MariaLuna e MariaStella, così battezzate in omaggio a Maria Callas.

Tutto bene, sanguinariamente bene, finché Vincent non si ritrova alle prese con il Cinese e la nuova mafia che arriva da Oriente: da quel momento di sangue ne scorrerà ancora di più…

InferNapoli racconta l'epopea di un «malamente» cinico e passionale, un cattivo che sembra uscito da una pulp fiction in salsa napoletana.

Peppe Lanzetta irrompe nell'intimità del boss, nelle sue paure, nei suoi ragionamenti, nelle sue reazioni istintive, nel suo corpo appesantito. Di lui non ci nasconde nulla: né la ferocia e le debolezze, né la simpatia e la distorta umanità. Attraverso i sentimenti e le emozioni di Vincent, con la musica delle sue parole, con il ritmo di un film d'azione, InferNapoli ci fa sprofondare nel fango e nell'inferno del cuore nero d'Italia, con tutta la sua disperata vitalità.

Peppe Lanzetta, Infernapoli (2011)

Garzanti, collana Narratori moderni, pagg. 260, euro 16,60