Dalla Polillo Editore un nuovo volume nella collana I bassotti, questa è la volta dello scrittore americano Stuart Palmer che dopo molti anni a fare tanti e diversi lavori, nella migliore tradizione di tanti autori anglosassoni, si è scoperto scrittore, iniziando proprio con il romanzo L’enigma della vasca di pinguini (The Penguin Pool Murder, 1931).

Questo romanzo è stato incluso nell’elenco delle pietre miliari del giallo compilato da Howard Haycraft ed Ellery Queen.

La protagonista, ritenuta una delle più originali investigatrici della storia del mystery. è una insegnante elementare di trentanove anni di nome Hildegarde Withers che di volta in volta si trova a investigare su casi polizieschi usando la sua intelligenza e il suo notevole acume.

L’autore: 

Stuart Palmer (1905-1968), nato a Baraboo, nel Wisconsin, dopo gli studi presso il Chicago Art Institute e la University of Wisconsin si dedicò alle attività più disparate: dal venditore di ghiaccio al pubblicitario, dal ghost-writer al reporter, dal tassista al marinaio, dal redattore al raccoglitore di mele. Palmer scrisse il suo primo racconto a sei anni, ma solo a venti ebbe la soddisfazione di vedere una sua storia pubblicata sul College Humor. Nel suo romanzo d’esordio, The Penguin Pool Murder (L’enigma della vasca dei pinguini, noto anche come Un dramma nell’acquario), vide la luce il suo personaggio per eccellenza, l’eccentrica zitella Hildegarde Withers. Il pubblico si affezionò subito a questa ruvida ma ingegnosa investigatrice dilettante e la versione cinematografica del libro, apparsa l’anno seguente, ne decretò il definitivo successo. Autore di una ventina di romanzi e numerosi racconti, Palmer fu anche un prolifico sceneggiatore a Hollywood. Nel 1954 ricoprì la carica di presidente dei Mystery Writers of America. L’ultimo suo romanzo, Hildegarde Withers Makes the Scene, rimasto incompiuto, fu completato da Fletcher Flora e pubblicato postumo nel 1969.

la “quarta”: 

La signorina Hildegarde Withers, zitella trentanovenne con il vezzo di indossare strani cappellini, è un’insegnante di terza elementare. Un mestiere poco avventuroso? Tutt’altro. Infatti, quando la donna porta la sua classe a visitare l’acquario di New York, prima le capita di agguantare un borseggiatore in fuga e poi di fare una macabra scoperta: nella vasca dei pinguini, oltre a quei buffi e simpatici animali, c’è il cadavere di un broker di Wall Street, un certo Gerald Lester. La presenza nell’acquario di sua moglie Gwen, accompagnata dall’amico Philip Seymour, appare fortemente sospetta, e l’ispettore Piper della Squadra Omicidi, accorso sul posto, non ha dubbi che il delitto abbia un movente sentimentale. Seymour, del resto, ammette di aver avuto una lite con Lester pochi minuti prima della sua morte, ma insiste nel proclamare la propria innocenza. Tuttavia, quando i sospetti di Piper iniziano a ricadere sulla bella Gwen, Seymour fa marcia indietro e si costituisce. Se l’ispettore sembra ben lieto di chiudere il caso, la caparbia signorina Withers è convinta che il vero assassino sia un altro e ha tutta l’intenzione di consegnarlo nelle mani della giustizia

Stuart  Palmer, L’enigma della vasca di pinguini (The Penguin Pool Murder, 1931)

Francesca Stignani

Polillo Editore, collana I bassotti 102, pagg. 267, euro 14,40