E’ nelle librerie dai primi di gennaio in nuovo romanzo di Carlo A. Martigli che con il titolo L’eretico (2012) ci riporta nella Firenze del 1497 pochi anni dopo la misteriosa morte di un personaggio storico: Pico della Mirandola.

Con la morte di questo grande personaggio storico, muore in pratica la possibilità di un accordo tra le varie religioni in lotta. Infatti Pico della Mirandola aveva scritto 900 tesi che voleva fossero discusse in un Concilio da tenere a Roma a sue spese, nel quale avrebbe sostenuto insieme a teologi ebrei e musulmani, l’esistenza di un unico Dio comune a tutte e tre le religioni monoteiste.

Per quello fu perseguitato e alla fine ucciso all’età di soli 31 anni.

La città di Firenze è “ostaggio” del famoso Girolamo Savonarola che chiede ai cittadini sacrifici, scagliandosi contro tutte le ricchezze non solo materiali ma anche culturali. Per quale motivo vuole cancellare quanto costruito da Pico della Mirandola? E quale collegamento c’è tra la Firenze del rinascimento e il lontano Tibet? 

L’autore muovendo personaggi storici e altri di pura invenzione ci narra una storia estremamente interessante che avvince sia il lettore che gradisce in modo particolare le storie piene di intrighi e misteri che hanno particolari riferimenti a storia e religione ma che avvince anche il normale lettore in cerca di un semplice thriller e, possiamo dirlo, L’eretico e tutto questo e molto di più.

Infatti dal lontano Tibet sono da giorni in viaggio due monaci. Sono diretti verso Occidente, devono arrivare fino alla Città Eterna e portano una testimonianza straordinaria, l’Ipsissima Verba, le parole dell’uomo che con il nome di Issa trascorse gli anni della giovinezza ad apprendere la saggezza orientale. E’ l’uomo che, tornato in Palestina, rivoluzionò il mondo con un nome che gli apparteneva un tempo: Gesù.

L’autore: 

Carlo A. Martigli è nato a Pisa. Dopo gli studi classici a Livorno e la laurea in giurisprudenza, inizia a lavorare in una banca, dove in poco tempo diventa dirigente.

I libri sono sempre stati la sua grande passione, legge di tutto e approfondisce in particolare due tematiche: la decadenza dell’impero romano e lo spirito del Rinascimento, specchio entrambi dell’attuale società e delle immense capacità dell’uomo di rinascere

Poiché il mondo della finanza gli sta sempre più stretto, nel 2007 si dimette da ogni incarico per dedicarsi esclusivamente alla scrittura con alcune opere dedicate ai ragazzi come Duelli, castelli e gemelli, illustrata da Emanuele Luzzati,  costituita da due lunghe filastrocche in endecasillabi a rima baciata. Successivamente per Mondadori ha pubblicato, Lucius e il diamante perduto. Il romanzo, primo volume di una serie, è ambientato al tempo dell’imperatore Traiano, e consente all’autore di mostrare la sua profonda conoscenza della storia romana. A questo era seguito Thule. L'impero dei Ghiacci.

Il grande successo arriva con un giallo storico originale e interessante frutto di anni di studio intorno alla figura di Pico della Mirandola. Il romanzo dal titolo 999 L’ultimo custode ha venduto più di 100.000 copie in Italia ed è uscito in 16 Paesi e quattro continenti.

un brano: 

"La voce di Girolamo Savonarola percorse la navata di San Marco come uno schiocco di frusta.

«Fatti in qua, ribalda Chiesa! Io ti avevo dato, dice il Signore, le belle vestimenta, e tu ne hai fatto idolo! I vasi désti alla superbia; i sacramenti alla simonia; nella lussuria sei fatta meretrice sfacciata; tu sei peggio che bestia! Tu sei un mostro abominevole! Una volta ti vergognavi dei tuoi peccati, ma ora non più. Una volta i sacerdoti chiamavano nipoti i loro figliuoli; ora non più nipoti, ma figliuoli, figliuoli per tutto. Tu hai fatto di te stessa un luogo pubblico, e vi hai edificato un postribolo!»

Fuori della chiesa il soffio gelido della tramontana aveva continuato a spazzare le nuvole per tutto il mattino. Nel cielo di Firenze era rimasto solo qualche sbuffo leggero, pennellate di ghiaccio su una tavolozza azzurra. Un sole quasi bianco era ormai allo zenit e le ombre si erano ritirate, ma la loro fredda impronta, assieme a qualche cristallo di ghiaccio, rimaneva su tutti i muri esposti a occidente." 

la “quarta”:

Firenze, 1497. Pico della Mirandola è morto e con lui il suo sogno di unificare le religioni monoteistiche. Restano soltanto i roghi: a bruciare beni terreni e a incendiare le coscienze è Girolamo Savonarola, che ora governa la repubblica fiorentina col ferro e con il fuoco perché il sogno di Pico soffochi e scompaia per sempre. Ed è ciò che vogliono anche i Borgia, che dal soglio papale di una Roma affogata nel vizio e nei delitti muovono oscure trame di congiura e di conquista. Il sogno di papa Alessandro VI e di Cesare, figlio prediletto e maledetto, è di rendere il papato una dinastia. E perché ciò avvenga, l’autorità della religione cristiana non può essere minata in alcun modo.

Nel cuore di questi conflitti, l’erede del pensiero di Pico, Ferruccio de Mola, è costretto a combattere ancora una volta, per salvare ciò che gli è più caro: la moglie Leonora. Soltanto lui, anche contro la propria volontà, può impedire che un mondo intero crolli su se stesso. Perché dal lontano Oriente, un anziano monaco e una giovane donna hanno intrapreso un viaggio che li condurrà nel cuore della città eterna. E portano con loro anche un libro misterioso, antico e potente. Un libro che contiene una parola dimenticata, una verità da sempre nascosta con la forza. La verità dell’uomo più importante dell’intera storia umana. 

Carlo A. Martigli, L’eretico (2012)

Longanesi, collana La Gaja Scienza 1031, pagg. 453, euro 17,60