Provata nel fisico e nello spirito, colta da un male incurabile, con la sua proverbiale bellezza ormai in disfacimento, Jeanne-Antoinette de Pompadour si spegne da sola e viene portata via clandestinamente nella notte, ma riceve in morte il più grande tributo di tutta la sua vita, visto che ottiene di chiudere l’arco della sua esistenza proprio alla reggia di Versailles, un onore concesso solo ai membri effettivi della famiglia reale. Dei suoi molti errori la Storia le chiederà conto, ma è la sua personalità ad aver dato lo stampo a un secolo. Secondo la tradizione sarebbe stato il suo seno, piccolo e tondo, a offrire la forma per le perfette proporzioni della prima coppa di champagne, a lei è ispirato il celebre taglio “Navette” o “Marquise” dei diamanti, che leggenda vuole fosse ispirato alla forma della sua bocca. Una realizzazione orafa che richiede molta perizia, di foggia allungata con una punta su ambo le estremità, che conferisce estrema luminosità al centro della pietra e una diminuzione progressiva dello scintillio verso le punte.

Spirata il 14 aprile 1765, Madame de Pompadour, nota presso il popolo come la “putain de roi” (la puttana del re), chiamata dai figli di Luigi XV “notre maman putain” (la nostra matrigna puttana), conosciuta a corte come “maitresse en titre” (l’amante in carica) e destinata a passare alla storia come la “reine à gauche” (la regina alla sinistra del re), muore sapendo che i tempi radiosi della Francia e della monarchia volgono al termine. A lei viene attribuita la storica frase “Après nous le déluge” (Dopo di noi il diluvio), che sancisce, in modo esemplare, la fine di un secolo.

Bibliografia

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