In prima serata, sempre su Raiuno, ritorna oggi in tv il Nero Wolfe interpretato da Francesco Pannofino, con la settima puntata della serie ispirata ai romanzi di Rex Stout e ambientati a Roma.

Questa volta, nell'episodio La scatola rossa, in un atelier di moda un’indossatrice mangia un candito contenuto in una scatola rossa e muore avvelenata. Nero Wolfe e Archie sono chiamati in causa da Enrico Frost, cugino di una delle modelle indagate per omicidio (Elena).

Wolfe, in breve, capisce che la principale indiziata è proprio Elena che ha regalato al sarto Lello De Angelis la scatola di canditi, ma non ne ha presi.

Mentre la famiglia di Elena si dimostra molto ostile a Wolfe, la ragazza svela che in un mese (al raggiungimento della maggiore età) erediterà una fortuna… Gli racconta inoltre di essere molto legata a De Angelis: la sua famiglia lo conosce dai tempi della guerra e si sono poi persi di vista per anni, per poi ritrovarsi a Roma.

Il giorno dopo è lo stesso De Angelis a recarsi da Wolfe: pensa di essere in pericolo, fa in tempo a dirgli di aver nascosto in una scatola rossa i documenti che attestano una sua grave colpa del passato e subito dopo muore, ucciso da un’aspirina avvelenata. Elena non sa nulla della scatola, ricorda solo che De Angelis si trasferì in Svizzera dopo che moglie e figlia morirono durante un bombardamento alleato.

Quando la madre e lo zio di Elena vengono interrogati riguardo la scatola appaiono molto nervosi e lo stesso Challet, sedicente fidanzato di Elena, si dimostra a dir poco aggressivo. Mentre Archie scopre che Challet ricatta la madre di Elena dal 1943, l’uomo viene ucciso con del veleno. Wolfe allora ha la certezza che la catena di omicidi abbia a che fare col tragico bombardamento ed escogita uno stratagemma per trovare la scatola rossa…

Questa la trama dell'episodio di stasera. Come già altre volte sottolineato anche sul nostro Gruppo Facebook (cercatelo nel motore di ricerca di Facebook sotto il nome di "Sherlock Magazine"), questa fiction non finisce di convincere. Ci sono troppe cose fuori posto rispetto ai personaggi descritti nelle opere di Rex Stout... e l'ambientazione romana non aiuta molto a migliorare la situazione.