Nella nuova collana I libri della civetta nata in casa Giano Editore, viene pubblicata una antologia di racconti dal titolo Viaggio in treno con suspense (2012).

L’antologia è stata curata da Stefano Malatesta che in merito a questa antologia afferma: 

«Per molto tempo l’idea di una simile raccolta mi è ronzata in testa. Fino a quando l’anno scorso mi sono deciso a telefonare a molti miei amici chiedendo loro un racconto che potesse essere intitolato grossomodo Viaggio in treno con suspense, titolo che poi è rimasto. Quando qualcuno mi chiese se i racconti potevano essere veri o inventati e le vicende tragiche o esilarante, risposi che gli autori avevano la massima libertà e un solo obbligo, quello di costringere il lettore a sfogliare pagina dopo pagina tutti i capitoli senza potersene distaccare, come al tempo dei feuilletton». 

Il volume raccoglie otto storie di fatti accaduti, ovviamente, durante un viaggio in treno, sono racconti scritti di autori come Andrea Camilleri, Giovanni Fasanella, Raffaele La Capria, Stefano Malatesta, Dacia Maraini, Dante Matelli, Vieri Razzini e Sandro Viola.

Ora non ci resta che salire in treno e goderci un lungo e rilassante viaggio tra misteri e suspense.

Il curatore: 

Stefano Malatesta è nato a Roma dove si è laureato in Scienze Politiche. Ha cominciato a viaggiare molto presto e da allora non ha mai smesso. È stato viceamministratore di una piantagione di tè alle Seychelles quando queste isole erano una colonia inglese, documentarista di animali, cronista di nera, inviato di guerra. Per la Repubblica scrive da oltre venticinque anni critiche d’arte, recensioni di libri e commenti e soprattutto racconti di viaggio sempre sulle tracce di qualcosa o di qualcuno, riprendendo una certa tradizione del recit de voyage quasi scomparsa nei giornali italiani e oggi fin troppo praticata.

Ha vinto il Premio Albatros Palestrina, L’Este-Ferrara, il Comisso, il Settembrini regione veneta, il Premio Barzini per il miglior inviato speciale dell’anno e il Chatwin.

la “quarta”: 

I treni hanno qualcosa di magico, un potere evocativo che trascende le distanze. Mezzi di trasporto sempre antichi e sempre moderni, hanno attraversato i tempi e le fantasie di intere generazioni, lasciandosi alle spalle una densa scia di emozioni. Salire a bordo di un treno significa partecipare a una vicenda collettiva e, molte volte, inaugurare un nuovo capitolo della propria storia. Un mosaico di narrazioni che questa raccolta riproduce – con misure e colori differenti – attraverso i racconti di autori celebri e di professionisti della scrittura, impegnati in una corsa all’inseguimento dei propri ricordi e della propria immaginazione, nel tentativo di fermare sulla carta il mistero che ogni viaggio porta con sé. Così, nel racconto di Andrea Camilleri il treno è un miraggio che si materializza al termine di una rocambolesca gincana sulle polverose strade di Agrigento. Quello ricordato da Giovanni Fasanella è l’Italicus, il convoglio della tragedia, fatto saltare il 4 agosto 1974 dai membri di un’organizzazione neonazista. Per Raffaele La Capria è uno splendido fotogramma di viaggio: un dialogo senza parole, una lettura, un pensiero che fugge via ad alta velocità. Per Stefano Malatesta è il mezzo che consente a un giovane gentiluomo di una delle più grandi famiglie del Regno Unito, W. Ch., di prendere parte all’ultima carica a cavallo del ventunesimo lancieri condotta sullo stile classico napoleonico. Per Dacia Maraini il treno è un vagone ristorante battuto da una pioggia ostinata, all’interno del quale si consuma l’incontro notturno tra un’elegante signora e un uomo tanto affascinante quanto pericoloso. Per Dante Matelli è lo scenario di una corsa adrenalinica, una tradotta toscana che corre verso la libertà. Per Vieri Razzini è la presenza importuna di una strana coppia che apparentemente ha deciso di farla finita. Per Sandro Viola è, infine, l’eco di una dorata gioventù dietro cui si annida la violenza della realtà.

Stefano Malatesta (a cura di), Viaggio in treno con suspense (2012)

Giano, collana I Libri della Civetta 4, pagg. 158, euro 12,00