Roma, 1911. La capitale si prepara a festeggiare i cinquant'anni del Regno d'Italia. Tra mostre d'arte, imponenti realizzazioni edilizie e sontuose celebrazioni, il governo in carica, guidato da Giovanni Giolitti, è in procinto di intraprendere la campagna di Libia, che dovrebbe consentire all'Italia di inserirsi nel “concerto” delle grandi nazioni europee.
In questo scenario si inserisce l'omicidio, apparentemente banale, di Amelia Battiferri, modella e amante di un noto pittore romano. Viene incaricato delle indagini il maresciallo di pubblica sicurezza Vittorio Marchisio che, ostacolato nella sua ricerca della verità dalle alte cariche dello Stato, potrà contare sull'inatteso e decisivo aiuto dell'ex commissario Giovanni Sperelli.
Questi, fratellastro del conte Andrea Sperelli-Fieschi d'Ugenta, protagonista del romanzo Il piacere di Gabriele d'Annunzio, uomo colto ed elegante, lucido e scettico, scoprirà che la vittima era anche l'amante del marchese Galignani, alto funzionario del Ministero degli Esteri, coinvolto in attività di spionaggio.
Tra reticenze, rischi e colpi di scena, Sperelli e Marchisio finiranno per disvelare gli intrighi e i traffici che preludono alla guerra di Libia.
Primo capitolo di una trilogia di romanzi storico-spionistici, Quel treno da Vienna, del giornalista e scrittore Corrado Augias, è apparso per la prima volta in libreria, per l'editore Rizzoli, nel 1981 e l'anno successivo ha vinto il Premio Nazionale Rhegium Julii per la narrativa.

Viene oggi riproposto da Rusconi e ci auguriamo che a breve l'editore ristampi anche gli episodi successivi del ciclo: Il fazzoletto azzurro, ambientato all'inizio della Prima guerra mondiale, e L'ultima primavera, suggestiva ricostruzione degli albori del fascismo.
In queste opere, scrive Oreste del Buono, "Augias coniuga alla sua misura di romanziere elegante, disinvolto e in qualche modo ammiccante alla narrativa ben fatta anglosassone, la sua pungente, golosa e insinuante curiosità di saggista del costume italiano."
Dalla trilogia è stata tratta una sontuosa miniserie televisiva, Guerra di spie, trasmessa dalla Rai tra il novembre e il dicembre 1989, diretta da Duccio Tessari, sceneggiata dal regista con lo stesso Augias, Ottavio Alessi, Massimo De Rita e Franco Giraldi.

Interpretata da Jean Rochefort, nel ruolo di Giovanni Sperelli, e da Felice Andreasi in quello del maresciallo Marchisio, annovera nel cast anche Marisa Berenson, Élise Caron, Enrico Maria Salerno e Andrea Camilleri. Una serie che si auspica venga prima o poi riscoperta.

Giornalista, scrittore e conduttore televisivo, Corrado Augias è stato attivo nel movimento dell’avanguardia romana sin dai primi anni Sessanta. Inviato speciale de L’Espresso, La Repubblica e Panorama, è autore teatrale (tra l'altro, Leopardi e l’Italia, 2011) e televisivo (Telefono giallo, Babele, Enigma e Le storie, diario italiano, programmi da lui anche condotti).

Oltre alla trilogia dedicata a Giovanni Sperelli, ha all’attivo numerose pubblicazioni, tra cui i romanzi Quella mattina di luglio (1995) e Il lato oscuro del cuore (2014), i saggi I segreti di Parigi (1996), I segreti d'Italia (2012), Il paese in vendita. Società segrete, corruttori e faccendieri nell'Italia della Grande Guerra (2013), Questa nostra Italia. Luoghi del cuore e della memoria (2017, premio Pavese 2018). Insignito, tra gli altri, del Premio Hemingway per la letteratura (2015) e del Premio Chiara alla carriera (2022), nel 2024 ha pubblicato il testo autobiografico La vita s'impara.

Quel treno da Vienna
Autore: Corrado Augias
Editore: Rusconi
Data di pubblicazione: 8 agosto 2025
Pagine: 336
Isbn: 978-8818040951
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