Da qualche tempo è nelle librerie il romanzo Chi muore prima (2013) dello scrittore milanese Massimo Gardella.

Massimo Gardella oltre a essere uno scrittore è un noto traduttore e musicista. Ha scritto è pubblicato un romanzo di fantascienza dal titolo Il quadrato di Blaum  (Cabila Edizioni, 2009), con Guanda ha pubblicato, lo scorso anno, un noir dal titolo Il male quotidiano (2012) che ha come protagonista l’ispettore Remo Jacobi che ritroviamo in questo volume dove deve affrontare una seconda difficile indagine.

Il protagonista viene così descritto dal suo autore:

Jacobi è un signore di mezza età, è italiano con un padre rumeno. Ha un passato tormentato, vive un lungo incubo per la morte di sua figlia, la moglie lo ha lasciato con conseguente divorzio e lui ha trascorso anche un periodo di cura in una clinica. Vive con il padre che è vedovo in una cascina fuori Pavia, una zona attraversata da fiumi importanti come il Ticino che confluisce poco distante nel Po.

E’ un ispettore di polizia, sa che è arrivato al massimo della sua carriera e non vede l’ora di andare in pensione. Si sente uno sconfitto, non ha nessun hobby e dopo il lavoro trascorre il tempo libero a casa in compagnia del silenzio di suo padre.

Questo secondo caso si svolge dopo circa due anni dai fatti narrati nel precedente volume, è un volume a se stante e non fa alcun riferimento al precedente. Questa volta l’ispettore Jacobi, coadiuvato dal suo vice Antonio Borghesi, si deve occupare di una serie di suicidi di minorenni, sembra una vera epidemia, ma è molto strano che cinque ragazzi abbiano scelto di morire impiccandosi.

I due poliziotti dovranno affrontare e interrogare sia il personale della scuola frequentata dai ragazzi e sia le loro famiglie, alcune affrante, altre arrabbiate e anche indifferenti, evidenziando anche l’abisso esistente tra i ragazzi e i loro parenti più stretti..

Si arriverà a una soluzione, ma il lettore entrerà in una spirale di tensione che non lo abbandonerà sino all’ultima pagina.

un brano dal testo:

"Jacobi si fermò un momento per inquadrare la scena. Li vedeva fin da lì, dalla saracinesca spalancata del capannone, illuminati crudelmente da un raggio di sole velato, ma chiuse gli occhi all'altezza di due paia di scarpe penzolanti, all'apparenza spspese nel vuoto."

l’autore:

Massimo Gardella è nato nel 1973 e vive a Milano. È traduttore di saggi e romanzi per diversi editori italiani. Nel 2009 è uscito il romanzo Il Quadrato di Blaum (Cabila Edizioni). Come musicista ha scritto le musiche per il documentario di Giorgio Fornoni Ai confini del mondo (Chiarelettere, 2010).

Il male quotidiano ha ricevuto la menzione speciale della giuria al Premio Scerbanenco.

Il suo sito internet è:

www.massimogardella.com

la quarta:

Quattro ragazzi, tre maschi e una femmina. Tutti coetanei o quasi, frequentavano lo stesso istituto superiore. E hanno condiviso la scelta della loro via di fuga: all’estremità di una corda. Suicidi figli di un’asfissia minore, quella della crisi che attanaglia la provincia di una metropoli industriosa, divorando ogni futuro. Ma è davvero tutto qui? L’ispettore Remo Jacobi, alle prese con la preoccupazione per l’amato padre Johan e con incubi di lontana memoria, si trova precipitato in un mondo di adolescenti che non gli è per niente familiare. E la «caccia al colpevole» che gli è stata affidata diventa un pellegrinaggio tra le miserie passate e gli incubi presenti di un’umanità alla deriva: dai genitori affranti di vittime e delinquenti a un’amica di famiglia troppo attraente per essere innocua, fino al personale della scuola, che gli toglierà ogni residua illusione sulle prospettive della gioventù. Quando una nuova morte rischia di mandare in pezzi la precaria salute mentale di Jacobi, sarà il suo vice Borghesi a tirare i fili dell’indagine in quella che appare una trama ordinata. Ma come sempre, i dettagli rivelatori si nascondono nelle aree più cupe del disegno.          

Massimo Gardella, Chi muore prima (2013)

Guanda, collana Narratori della Fenice, pagg. 285, euro 17,50