Non c’è dubbio che Il segno del comando abbia lasciato in tutti noi, che leggiamo e scriviamo gialli oggi, un’impronta profonda, pur non essendo strettamente un mystery all’inglese, anzi forse proprio per quello. Seguendo una via che non è estranea a suggestioni gotico romantiche anglosassoni, è un prodotto tipicamente italiano.

La versione romanzata pubblicata prima a puntate e in seguito in un romanzo di Giuseppe D’Agata (che figura con Flavio Bollini, Dante Guardamagna e Lucio Mandarà tra gli autori dello sceneggiato) è purtroppo sintetica e priva di quella magia che interpreti, immagini e musiche hanno contribuito a imprimere nella nostra memoria.

      

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