Con il numero 142 della collana I Bassotti viene presentato ai lettori italiani lo scrittore inglese Leslie Cargill, un autore di cui anche nel suo paese natale si conosce solo la sua bibliografia, in quanto ha sempre tenuto molto riservata la sua vita privata.

Il romanzo che ora viene pubblicato : La morte viaggia in autobus (Death Goes by Bus, 1936) è inedito nel nostro paese come tutta la sua produzione che ammonta a ventuno romanzi.

Il protagonista del presente romanzo si chiama Morrison Shape, un appassionato di cruciverba, enigmistica, problemi matematici e altro. Si trova su di un pullman quando un passeggero viene ucciso con un colpo di pistola, la detonazione non viene percepita da nessuno in quanto l’automezzo aveva dei ritorni di fiamma con scoppi vari, non si trova l’arma e ovviamente tutti i passeggeri negano ogni coinvolgimento.

Sarà proprio Morrison Shape ad aiutare la polizia a risolvere questo misterioso omicidio.

L’autore:

Leslie Cargill (1895-1964), pseudonimo di Leslie Clarke, è uno degli autori della cosiddetta golden age del giallo di cui si hanno meno notizie. Nonostante abbia scritto ventuno romanzi in diciotto anni di attività, la sua vita appare avvolta nel mistero. È probabile che sia stato lo stesso autore a non voler alcun tipo di pubblicità visto che nelle edizioni dei suoi libri, tutti pubblicati in Inghilterra da Herbert Jenkins, un editore che all’epoca andava per la maggiore (tra i suoi autori c’era anche P. G. Wodehouse), non compare alcuna nota biografica. A parte il fatto che era nato in Inghilterra, di lui si conosce solo la bibliografia. Il suo primo romanzo – inedito in Italia come tutta la sua produzione – fu The Yellow Phantom (1935) al quale fecero seguito Death Goes by Bus (1936, La morte viaggia in autobus) e Murder in the Procession (1937). Tra le opere successive, oltre a gialli tradizionali, ci sono anche libri di spionaggio o comunque di genere più avventuroso, quali Gestapo Gauntlet (1939), Matrimony Most Murderous (1949) e Death Sets the Pace (1950). L’ultima sua opera, The Lady Was Elusive, risale al 1952 dopodiché Leslie Cargill ritornò definitivamente nell’ombra.

La “quarta”:

La grande passione di Morrison Shape, solitario e benestante signore inglese, è l’enigmistica. Cruciverba, rompicapi, astrusi problemi scacchistici o matematici non hanno segreti per lui tanto che fa man bassa dei premi messi in palio dai giornali per chi riesce a risolvere i loro complicati enigmi. Così, quando sull’autobus che come ogni martedì lo sta portando da Colborough a Netherton viene commesso un delitto, a Morrison non par vero di poter mettere le sue incredibili doti al servizio della polizia e provare a risolvere quello che da subito appare come un vero e proprio mistero. Se infatti è pacifico che Caleb Wainwright, uno dei passeggeri dell’autobus, è stato ucciso da un colpo di pistola, non è per nulla chiaro chi sia stato a sparare: nessuno della dozzina di persone che era a bordo ha visto qualcosa, l’arma non si trova e l’autobus, nel momento fatale, era in movimento. Oltre a tutto un guasto al motore causava continui ritorni di fiamma con conseguenti scoppi che hanno impedito di distinguere il rumore dello sparo. Insomma, un vero e proprio rebus per il sergente Matthews e il sovrintendente Maxley incaricati del caso. E quindi il terreno ideale per il nostro geniale enigmista.

Leslie Cargill, La morte viaggia in autobus (Death Goes by Bus, 1936)

Traduzione: Bruno Amato

Polillo Editore, collana I bassotti 142, pagg. 250, euro 15,40