I grandi campioni dello sport hanno coraggio da vendere. Coraggio e forza di volontà. Gioiscono per le vittorie. Ma sanno anche perdere. Accettano le sconfitte, e subito tornano in campo per vincere. Come Sherlock Holmes. E forse non è un caso che un mito del basket americano, Kareem Abdul Jabbar, si sia voluto cimentare proprio con il mondo di Sherlock Holmes.

Nel prossimo autunno, infatti, l'editore Titan Book lancerà sul mercato anglosassone Mycroft Holmes, romanzo che l'ex campione dei L.A. Lakers ha scritto con Anna Waterhouse, sceneggiatrice (tra l'altro, con Robert Towne, ha scritto per Tom Cruise e altre stelle del cinema)  che, a dispetto del nome, è italianissima. L'annuncio ufficiale, anche se ormai se ne parlava da qualche settimana, è avvenuto al meeting dei Baker Street Irregulars di New York, al quale Jabbar è intervenuto come ospite.

Quando mi sono imbattuto nella notizia, lo confesso, sono rimasto spiazzato. Non capivo cosa avesse spinto l'ex campionissimo del basket a cimentarsi con un apocrifo. Poi, ho scoperto che dopo essersi ritirato dal parquet ha scritto non solo un'autobiografia ma anche saggi e libri per bambini. Soprattutto, ho scoperto che Jabbar è, praticamente da sempre, un fan di Sherlock Holmes. In diversi articoli di stampa americana, anzi, leggo che a Sherlock Holmes si è ispirato per diventare il campione immenso e insuperabile che è stato. Per capire i limiti e i punti deboli degli avversari, per leggere l'andamento della partita, per trovare le soluzioni di tiro.

Il suo memorabile “gancio cielo”, dunque, potrebbe essere nato proprio grazie all'applicazione dei metodi di Sherlock Holmes. In autunno, dunque, potremo leggere – ma solo in lingua originale – Mycroft Holmes. Jabbar ha spiegato di essersi dedicato al fratello di Sherlock Holmes perché ispirato da un libro di Michael P. Hodel e Sean M. Wright Enter The Lion: A Memoir postumo di Mycroft Holmes.Spero che sarà tradotto anche in Italia. Un po' perché ho sempre tifato Jabbar – è grazie a lui e al suo gancio cielo che ho cominciato ad apprezzare il basket – ma soprattutto perché da una persona intelligente come Jabbar mi aspetto una storia intrigante e non scontata.