Il trafficante di bambole è il romanzo di Francesco Altan proposto dalla casa editrice bolognese Minerva Edizioni. I corpi esanimi di due fanciulle nude, con la gola squarciata, vengono rinvenuti nelle acque del Lago di Garda.

 Colpito negli affetti significativi e animato dalla sete di vendetta, un tatuatore, affiliato alla mafia russa viene fatto evadere da un carcere siberiano.

I migliori detective della neonata European Bureau Criminal Investigation, comandati da una donna, indagano su una serie di efferati omicidi e sul brutale mercato delle “schiave del sesso” provenienti dai paesi dell’ex Unione Sovietica. Un traffico transnazionale gestito dalla mafia russa, serba e albanese, con un giro d’affari secondo solamente a quello delle armi e della droga. Questi agenti utilizzano tecniche investigative innovative e tecnologie sofisticate; non si lasciano intimidire ma analizzano, fiutano e dipanano il complesso bandolo di una matassa che sembra diramarsi senza soluzione di continuità. Lo scacchiere in cui operano include l’Italia, la Serbia e la Romania. Il confronto è pericoloso, serrato e la tensione crescente. L’avversario è potente, fantasmatico e sfuggente; protetto dal KGB e da una fitta rete di connivenze politiche.

 I segreti di una tranquilla cittadina rivierasca riemergono scoperchiando violenze, soprusi, perversioni sessuali, omicidi, droga e malaffare.

 Boris il tatuatore indaga in parallelo, con metodi non convenzionali. È lui il vero protagonista, l’antieroe di questo thriller serrato dall’intreccio diabolico, che cattura il lettore dalla prima all’ultima pagina, in una tessitura senza respiro e ad alto tasso adrenalinico, in un gioco sempre in bilico fra azione e introspezione fino alla resa dei conti finale.

Un thriller criminologico che tratta il problema dello human trafficking e lo sfruttamento della prostituzione gestito dalle mafie dell'Est.

Dalla prefazione:

La tratta di persone è un fenomeno che interessa tutto il mondo e che sta crescendo a un ritmo allarmante, tuttavia è difficile quantificare con precisione la cifra esatta di questa aberrante e straordinaria forma di schiavismo. Le Nazioni Unite stimano che ci siano 2,7 milioni di vittime del traffico in tutto il mondo, di queste, l’80% sono donne e bambini; il 12% bambine minorenni. Secondo altre organizzazioni umanitarie il fenomeno raggiungerebbe i 21 milioni, di cui 5 di bambini e bambine. La Romania e la Bulgaria i paesi più colpiti. Secondo alcune stime il 10% circa delle donne migranti, sono vittime della tratta finalizzata allo sfruttamento sessuale. Un fenomeno gestito da reti criminali transnazionali che produce un giro d’affari di circa trentadue miliardi di dollari l’anno; una cifra paragonabile ai ricavi del traffico mondiale di armi o sostanze stupefacenti. Nella sola UE il giro d’affari sarebbe di alcuni miliardi di euro l’anno. Le vittime di questa orribile tratta vengono spogliate dei diritti umani elementari e, in alcuni casi, della vita stessa. La tratta di minori per fini sessuali è un fenomeno nascosto, spesso coperto dal muro di silenzio alzato dagli sfruttatori.

Le stime non ufficiali parlano di 120.000/500.000 ragazze maggiorenni e minorenni, provenienti dall’Europa Orientale e dai nuovi stati indipendenti, che vengono vendute per lo sfruttamento sessuale a 20.000 euro cadauna. (Organizzazione internazionale per le migrazioni).

L’Unione Europea parla di 23.632 vittime della tratta di esseri umani, identificate nel periodo 2008-2010, di cui il 68% sono donne, il 17% uomini, il 12% ragazze e il 3% ragazzi. La maggior parte del traffico (62%), è destinato allo sfruttamento sessuale, mentre il restante 25% delle vittime viene sfruttato con il lavoro forzato. Il dato sconfortante è che, negli ultimi anni, il fenomeno è aumentato del 18%.

Il booktrailer del libro è pressente a questo link:https://www.youtube.com/watch?v=iwf8plx3qtM

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Il trafficante di bambole

di Francesco Altan

240 pagg

euro 15,00

Minerva Edizioni

Collana: Profili criminali