È uscito in questi giorni in tutte le edicole, nella collana Il Giallo Mondadori Sherlock, un nuovo apocrifo di David Stuart Davies. Si tratta del romanzo Sherlock Holmes e il caso del papiro egizio. L'autore l'abbiamo già conosciuto durante la pubblicazione dei suoi testi sherlockiani apparsi in questa stessa collana, rispettivamente nel sesto (Sherlock Holmes and the Hentzau Affair) e decimo numero (The Tangled Skein).

All'interno di questo quindicesimo volume la mia solita appendice che mette a fuoco la storia narrata da Davies e un ulteriore approfondimento di Gabriele Mazzoni sul rapporto tra George Newnes, l'editore inglese dal grande intuito (attivo a cavallo del Novecento) e Arthur Conan Doyle.

Ma veniamo al cuore di questo nuovo apocrifo, sempre al prezzo di 5,90 euro: niente di nuovo sotto il cielo di Londra. La polizia indaga senza risultatisul furto di un antico papiro al British Museum, e si ritrova così a bussareal 221B di Baker Street per ricorrere una volta di più ai servigi di un notoinvestigatore privato.

Come al solito gli ispettori di Scotland Yard non afferrano la natura del problema, e nessuno meglio di Sherlock Holmes sa riconoscere in una serie di eventi all’apparenza non connessi gli anelli di un’arcana catena. Perché non della banale impresa di un trafugatoredi reliquie si tratta, ma di una vicenda ben più sinistra. Quanto sinistra, nemmeno lui può sospettarlo al momento di partecipare a una sedutaspiritica per smascherare un sedicente medium. Qui tuttavia l’infallibile segugio vedrà materializzarsi la figura di un degno avversario, dedito a una ricerca frenetica del Libro dei Morti che custodirebbe il segreto della vita eterna. E contro le forze dell’oscurità evocate da un lontano passato, solo la luce della più ferrea logica potrà trionfare.

Un dandy decadente, una figlia (testa calda) di un archeologo e un vizioso dell'aristocrazia sono alcuni dei personaggi che ruotano attorno a questa indagine che vede Holmes sulle tracce di un fanatico spietato che non si ferma davanti a un omicidio per ottenere l’agognata pergamena. In questa indagine non ritroviamo certo il senso del soprannaturale così vitale per il romanzo Il mastino dei Baskerville, tuttavia l’avventura narrata non delude e si fa leggere d’un fiato. Un’ottima lettura soprattutto per chi ama la “detective story” e che mantiene vivo lo spirito di Sherlock Holmes.

Per il mese dicembre, in questa collana, è invece previsto il romanzo Sherlock Holmes e i ribelli d'Irlanda di Kieran McMullen.

Vi aspetto in edicola.