Venticinquesima avventura del Principe delle Spie Malko Linge, in questa nuova ristampa di “Segretissimo SAS” (Mondadori), questo marzo in edicola: Sua Altezza Segretissima (L’homme de Kabul, 1972) del compianto Gérard de Villiers.

Per sapere TUTTO della vita editoriale italiana del personaggio, si rimanda agli Archivi di Uruk.

La trama

I servizi di mezzo mondo hanno gli occhi puntati sull’Afghanistan. Al confine con la Cina, un aereo si è schiantato al suolo con un personaggio eccellente a bordo. Potrebbe trattarsi di Lin Piao, delfino di Mao caduto in disgrazia, ma nessuno lo sa con certezza. Cinesi, russi, pakistani, tutti vogliono scoprire che fine ha fatto, e la CIA intende arrivare prima degli altri. Mettere le mani sull’ex numero due del regime comunista di Pechino avrebbe un valore strategico incalcolabile. Ma per portare a termine con successo questa caccia all’uomo non basta un buon agente operativo, bisogna ingaggiare il migliore. Esito scontato per Malko Linge, costretto a lasciare caviale e belle donne per avventurarsi in uno dei territori più ostili del pianeta…

L’incipit

I due facchini afghani, che stavano posando il carico sul parapetto del piccolo ponte sul fiume in secca, guardarono con curiosità il bianco che correva verso la barriera del posto di confine pakistano, distante cento metri. Aveva la faccia congestionata, il fiato corto e sembrava trascinato avanti dalla pancia, mentre le suole schioccavano goffamente sull’asfalto. Era un uomo nel pieno vigore degli anni, con un abito grigio, senza cravatta. Di solito gli stranieri che passavano la frontiera a piedi erano più giovani e non si affrettavano; avevano tutto il tempo.

Un po’ più indietro del ponte, un sottufficiale afghano di guardia su una torretta seguì anche lui con lo sguardo il bianco. Perplesso. Ma, dopotutto, niente impediva di attraversare di corsa la terra di nessuno fra l’Afghanistan e il Pakistan. Se l’uomo non si fosse presentato al controllo passaporti, avrebbe udito gridare, lo avrebbero inseguito. Il sole stava per tramontare sul Khyber Pass e illuminava le montagne di una strana luce color malva. Di fronte, un enorme forte pakistano, che risaliva ai tempi dell’Esercito delle Indie, si stagliava su un picco come un’ombra cinese. Una dozzina di autobus e di camion stazionavano di fronte all’ultimo posto di rifornimento di benzina afghano, pronti a partire per Kabul o Jalalabad.

La strada, dalla parte afghana, serpeggiava su un pianoro desolato e sembrava inghiottita da una barriera rocciosa, caotica e gigantesca. Dalla frontiera, i sentieri del Khyber Pass che scendevano nella pianura di Peshawar erano invisibili.

L'autore:

Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista SAS, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.

Info:

Sua Altezza Segretissima di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 25), 182 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Bruno Just Lazzari