La collana “I Classici del Giallo Mondadori” di maggio (n. 1444) presenta: Uno studio in nero (A Study in Terror, 1966), di Ellery Queen.

Il romanzo appare originariamente in Italia nel 1967, come numero 949 della collana "Il Giallo Mondadori".

La trama

Alle prese con la stesura di un romanzo che non vuol saperne di venire alla luce, Ellery Queen ha bisogno di un diversivo. Che gli si presenta sotto forma di un vecchio taccuino, recapitato in modo anonimo, con il manoscritto originale di un’avventura inedita di Sherlock Holmes redatta di suo pugno nientemeno che dal dottor Watson. Probabilmente un falso, o magari no. Leggere il primo capitolo dovrebbe bastare per poterne valutare l’autenticità. Ma sono sufficienti le prime righe a catturare anche il lettore più prevenuto nei meandri del mistero per eccellenza della Londra vittoriana. Lo Squartatore potrebbe essere benissimo una donna: ecco le parole rivolte da Holmes all’amico dottore in una mattinata autunnale del 1888. Per Ellery è il momento di calarsi in un’indagine sorprendente, da New York a Baker Street, da un secolo all’altro, sulle tracce del più famigerato assassino di tutti i tempi.

L’incipit

Ellery se ne stette là imbronciato per un poco, immobile. Infine si staccò dalla macchina per scrivere, afferrò i dieci fogli condannati del suo dattiloscritto e li fece rabbiosamente a pezzi.

Guardò la macchina con un cipiglio feroce. La macchina di rimando gli fece le boccacce.

Squillò il telefono, ed Ellery lo agguantò con un balzo, come se si trattasse di un’ancora di salvezza.

— Ehi, non abbaiare in questo modo — gli disse una voce quieta con un sottofondo di sofferenza. — Mi sto divertendo su ordinazione.

— Papà! Scusami se sono stato brusco. Sono nei pasticci con una trama. Come si sta alle Bermuda?

— Sole, mare azzurro, e una sterminata quantità di maledetta sabbia che ti entra dappertutto. Voglio tornare a casa.

— No — ribatté Ellery in tono deciso. — Il tuo viaggio mi è costato un patrimonio e intendo vedere dei risultati degni della spesa.

Il sospiro dell'ispettore Queen fu molto eloquente.

— Nei miei riguardi sei sempre un dittatore. Credi proprio che sia un bambino?

— Hai lavorato troppo e sei esaurito.

— Potrei trovare la maniera di rimborsarti, almeno in parte… — suggerì l'ispettore Queen, in tono speranzoso.

— No, il medico ti ha ordinato riposo assoluto e svago. Devi dimenticare tutto.

L'autore

Ellery Queen è lo pseudonimo dei cugini statunitensi Frederic Dannay (1905-1982) e Manfred B. Lee (1905-1971), che insieme hanno dato vita a una delle firme più prestigiose nella storia del giallo. Il personaggio da loro creato ha raggiunto una vastissima fama come autore di romanzi e racconti, e ha promosso il recupero di opere del passato e la scoperta di nuovi talenti curando antologie e riviste come l’“Ellery Queen’s Mystery Magazine”, per decenni il più importante periodico di narrativa poliziesca al mondo. È stato tra i fondatori dell’organizzazione Mystery Writers of America e ha vinto più volte il premio Edgar.

Extra

All’interno, il racconto Uischi di Massimo Lunati, vincitore ex aequo del premio GialloLuna NeroNotte 2020.

Info

Uno studio in nero di Ellery Queen (I Classici del Giallo Mondadori n. 1444), 304 pagine, euro 5,90 – Traduzione di Moma Carones