È stata una delle serie televisive più seguite degli ultimi anni. Un vero e proprio “cult” che, dal suo debutto nel 2010, ha suscitato l’entusiasmo degli spettatori e rinverdito il mito di Sherlock Holmes.

Quanto e forse più del coevo dittico cinematografico che Guy Ritchie ha dedicato al consulting detective di Baker Street, nella versione bohémien-avventurosa di Robert Downey Jr.

Sherlock, la serie Bbc creata da Steven Moffat e Mark Gatiss, con Benedict Cumberbatch e Martin Freeman, ha reinventato il personaggio di Conan Doyle nella Londra contemporanea, dimostrandone la perenne attualità e consentendo anche alle nuove generazioni di familiarizzare con l’universo di uno dei personaggi più profondamente radicati nell’immaginario collettivo e nel nostro milieu culturale.

Quattro stagioni di tre episodi ciascuna e un episodio extra, presentato anche nelle sale cinematografiche, forse non tutti del tutto riusciti ma, comunque, caratterizzati da un approccio espressivo che sembra aver fatto prepotentemente presa sugli spettatori.

Dalla conclusione della serie, nel 2017, si è più volte prospettata la possibilità di una quinta stagione, mai finora effettivamente concretizzatasi.

Sviluppi, però, sembrerebbero prospettarsi. In una recente intervista al Guardian, a Mark Gatiss è stato chiesto perché lui e Steven Moffat abbiano proposto la loro versione del personaggio in televisione invece di realizzarne un film per il grande schermo. “La gente pensa che basti un colpo di bacchetta”, ha risposto Gatiss. “È incredibilmente difficile far interessare le persone e far sì che i film vengano realizzati. Ricordo di aver parlato con Edgar Wright di Ant-Man, film al quale ha dedicato otto anni della sua vita e che poi non ha realizzato. Otto anni non sono pochi. Se ne aggiungi un po', sei morto o hai fatto quattro film.”

E ha proseguito: “Inoltre, eravamo sinceramente interessati a realizzarli per la Tv perché amiamo la Tv. Detto questo, ci piacerebbe fare un film su Sherlock. È la cosa più naturale da fare.”