Chi crede al “grande gioco”, quello secondo cui Sherlock Holmes è realmente esistito, non può di certo sottrarsi alla tentazione di provare ad analizzare il carattere e la personalità del grande investigatore, soggetto perfetto per uno studio antropologico. È quello a cui ha pensato Massimo Centini, insegnante di antropologia culturale e di storia della criminologia, ponendo sotto le lenti di queste due discipline la creatura immaginata da Sir Arthur Conan Doyle.

Se fossi Sherlock Holmes, pubblicato da Odoya Edizioni, non è il solito testo che tratteggia per sommi capi le avventure dell'investigatore, magari sottolineando qua e là qualche riferimento psicologico per aiutare il lettore nella comprensione del personaggio. Il lavoro di Centini prova attraverso gli strumenti tipici dell’antropologia a rispondere ad almeno due domande: quali sono i tratti caratteriali più nascosti di Holmes e se davvero possiamo ritenerci così distanti dalle tipiche idiosincrasie che, al pari delle doti investigative, lo hanno reso una figura così discussa, oltre che ammirata e imitata.

Su Sherlock Holmes sono state dette e scritte molte cose, alcune condivisibili, altri palesemente lontane dal quadro generale definito dal cosiddetto Canone. Colpa probabilmente dei tantissimi apocrifi e delle varie versioni per il cinema, il teatro e la televisione che hanno finito con l'ampliare e spesso stravolgere completamente gli aspetti caratteriali e psicologici imposti da Doyle nei racconti e nei quattro romanzi della serie. Per questo il saggio di Centini si focalizza solo sulle opere dello scrittore scozzese, di cui riprende in modo massiccio le citazioni più significative proprio per raccontare lo Sherlock Holmes essere umano più che il consulente investigativo o il personaggio letterario.

Sherlock Holmes
Sherlock Holmes

Tuttavia, come spiega il titolo stesso del volume, l'idea di Centini non si limita alla sola valutazione delle peculiarità antropologiche di Holmes. L'autore prova anche a usare la figura del segugio di Baker Street come una sorta di cartina al tornasole o di specchio attraverso cui il lettore può valutare se stesso e decidere se ritenersi immune dagli atteggiamenti e dagli schemi di pensiero che caratterizzano Sherlock Holmes.

Ogni capitolo del libro è dedicato ad un tema specifico. Holmes viene così messo in relazione alla scienza e al suo utilizzo a fini criminologici e vengono esplorati alcuni degli aspetti caratteriali più importanti, tra cui il rapporto con la cultura umanistica, le droghe, le donne e i legami affettivi e famigliari. Ampio spazio è poi dedicato a come l’investigatore giudichi le autorità costituite, i propri nemici e il mondo del sovrannaturale. Al termine di ogni argomento Centini propone una sorta di analisi antropologicamente orientata con cui sottolinea le caratteristiche scandagliate nella personalità di Sherlock Holmes e pone le basi per una riflessione personale a cui il lettore è chiamato per valutare se stesso e le proprie attitudini.

Sir Arthur Conan Doyle
Sir Arthur Conan Doyle

Grazie all'uso abbondante di citazioni tratte dalle opere di Conan Doyle, il volume riesce a non perdere mai il proprio obiettivo, che resta quello di raccontare il personaggio Sherlock Holmes, anche se visto da una prospettiva umana e quindi più realistica di quanto potrebbe fare un semplice saggio letterario. Inoltre la riproduzione delle illustrazioni originali realizzate per le prime edizioni dei racconti rendono il libro estremamente gradevole anche da un punto di vista grafico. Un compendio che offre spunti di riflessione per chi di Sherlock Holmes ha già una vasta conoscenza e che può essere una valida guida per chi ha iniziato solo ora a seguire le orme del grande investigatore per le vie nebbiose di Londra.

L’autore

Laureato in Antropologia culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino, Massimo Centini ha lavorato con università e musei italiani e stranieri. Attualmente collabora con la Fondazione Università Popolare di Torino dove è titolare della cattedra di Antropologia culturale; tiene anche corsi presso il MUA – Movimento Universitario Altoatesino – di Bolzano. Ha pubblicato numerosi saggi con le principali casi editrici italiane.

Se fossi Sherlock Holmes di Massimo Centini, Odoya Edizioni, 210 pagine, brossura, Euro 16,00