“Cave canem", attenti al cane, è una scritta che si trova spesso all'ingresso delle domus romane. È appunto in una casa come questa che Publio Aurelio si ferma sulla via del ritorno a Roma, dopo aver trascorso la villeggiatura a Baia con l'amica Pomponia. La villa appartiene a Gneo Plauzio, un plebeo che ha fatto fortuna allevando pesce pregiato, ed è costruita sul lago d'Averno, la porta del regno degli Inferi. Non appena arrivato, il senatore-detective ha una brutta sorpresa: Plauzio Attico, figlio di Gneo, è stato trovato cadavere la notte precedente. Ben presto avviene un nuovo delitto e Aurelio apprende che sulla famiglia grava un'oscura maledizione.”

Hobby and Work dà nuovamente alle stampe Cave canem, la prima inchiesta della serie Publio Aurelio – Un investigatore nell’antica Roma. La serie è ormai giunta al dodicesimo romanzo e ha regalato a Danila Comastri Montanari numerose soddisfazioni e un grande successo di pubblico. Ogni volume è costruito su di una sapiente miscela di elementi caratteristici del romanzo storico e ingredienti tipici del giallo classico “alla Christie”, la regina del giallo per la quale l’autrice bolognese non nasconde una profonda ammirazione. E’ lei stessa a parlarne, svelando i retroscena dell’opera, in una nota conclusiva che va ad arricchire questa nuova edizione assieme ad alcuni passi inediti e a un dettagliato glossario.