Arthur Conan Doyle, inventore di Sherlock Holmes, nasce a Edimburgo il 22 maggio 1859 in Picardy Place, così chiamata perché anticamente sede di una colonia di ugonotti francesi, e muore nel 1930 a Crowborough. Nel 1885 si laurea in medicina all'Università di Edimburgo. Nella sua vita Doyle fa parecchie esperienze; medico di bordo su una baleniera, in seguito fa ritorno in Inghilterra per dedicarsi al praticantato e apre uno studio a Southsea. Nei periodi di inattività comincia a scrivere le avventure di Sherlock Holmes, sebbene il suo primo racconto venduto sia del terrore: Il mistero della valle di Sasassa. Conan Doyle, che continua a scrivere polizieschi assieme a opere fantastiche, si propone al suo pubblico anche per una notevole serie di romanzi avventurosi, storie di pirati e altri testi di ambientazione medievale e romana. Un autore davvero poliedrico che ha certamente raccolto nelle sue pagine le esperienze dei suoi molti viaggi, ma anche i trentasei anni di studi occultistici (questi ultimi raccolti in sette volumi e probabili ispiratori di alcune delle sue opere fantastiche). Arthur Conan Doyle studiò medicina all'università di Edimburgo: si sarebbe ispirato al suo insegnante di medicina legale, il Prof. Bell, per ideare poi Holmes, scrivendo nella vana attesa di clienti nel suo studio. Dopo l'iniziale insuccesso, con l'esplosione in tutto il mondo della notorietà di Holmes, iniziò ad odiare il suo personaggio, ritenendo di essere un grande scrittore limitato dalla sua stessa creatura. Dopo una lettera alla madre in cui scriveva Ucciderò Sherlock Holmes fece un lungo viaggio in Svizzera per decidere il giusto scenario. A questo punto avrebbe scritto Il Problema finale, pubblicato nel 1893, in cui Holmes scompare nelle cascate del Reichenbach, avvinghiato al suo mortale nemico, Moriarty. Ma in seguito alle pressioni dell'editore e sopratutto alle proteste vigorose del pubblico si sarebbe deciso a farlo ricomparire (La casa vuota): Holmes non era morto, ma si era nascosto. Da allora Doyle avrebbe continuato a scrivere di Holmes, odiandolo cordialmente, alternando libri di altro genere. Conan Doyle fu nominato anche "Cavaliere d'Italia" nel 1895 dal Re, e questo avvenne ben prima di essere nominato "Sir" in Inghilterra (1902).

Le tappe di Doyle:

1859, 22 maggio: Nasce ad Edimburgo da una antica famiglia nobile irlandese.

1863-75: Studia alla Hodder Preparatory School, nel Lancashire. E poi alla scuola gesuita Stonyhurst Jesuit College. Ma la rigida disciplina che i gesuiti gli impongono si scontra ben presto con la sua voglia di libertà e lascia la scuola.

1876: Entra nella Edinburg Medical School.

1879: Pubblica sul Chambers Journal il suo primo racconto The Mystery of the Sasassa Valley.

1881: Diventa baccelliere in Medicina e Master in Chirurgia.

1882-84: Lavora presso l'ospedale di Edimburgo, dove avverrà l'incontro con il dottore Joseph Bell, la cui abilità nel dedurre da particolari minimi le caratteristiche di una persona, gli ispirerà il personaggio di Sherlock Holmes.

1885: Si laurea in Medicina.

1885-87: Si imbarca su una baleniera come medico di bordo, per alcuni mesi viaggia nell'Oceano Artico e in Africa.

Tornato in Inghilterra apre uno studio medico a Southsea, un sobborgo di Portsmouth senza però aver molto fortuna. Per questo motivo inizia a scrivere romanzi polizieschi che poi vende alle riviste.

1887: Pubblica sullo Strand Magazine il primo racconto della serie di Sherlock. Il successo è immediato e talmente grande che Conan Doyle non riuscirà più a liberarsi del personaggio, tanto che fu costretto a resuscitarlo dopo che, proprio per liberarsene, in un racconto lo aveva fatto morire.

1903: Viene insignito del titolo di Baronetto, per il libro The Great Boer War.

1930, 7 luglio: Muore nella sua casa di Crowborough, assistito dal figlio Adrian e dalla moglie Luise Hawkils.