Charles Augustus Milverton: il peggior farabutto di Londra, secondo Sherlock Holmes. Un uomo sui cinquant’anni, dalla testa vasta, la faccia grassoccia e glabra, un perpetuo sorriso stereotipato e due vividi occhi grigi che scintillavano dietro un paio di larghi occhiali cerchiati d’oro. Ricattatore senza scrupoli, fu ucciso in casa sua da una signora cui aveva rovinato l’esistenza, mentre Holmes e Watson vi si erano introdotti per recuperare alcune lettere che Lady Eva Blackwell aveva scritto in

passato e che avrebbero potuto compromettere il suo matrimonio con il Conte di Dovercourt. Holmes si rifiutò di collaborare con la polizia per fare luce sulle circostanze della sua morte, dichiarando che in quella circostanza le sue simpatie andavano “ai criminali e non alla vittima” (CHAS).

Per conoscere tutti i dettagli del canone e tutte le voci relative ai particoli di Sherlock Holmes ricordiamo il volume enciclopedico Il Diciottesimo Scalino da cui è tratta anche questa voce.