Bruno Vitiello è uno scrittore molto noto nel campo della narrativa di fantascienza, ma l’autore ha anche una forte passione per la narrativa mistery, e così con il romanzo I delitti dell’anatomista (2010) si cimenta anche in questo campo.

Ricordiamo ai nostri lettori che Bruno Vitiello ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Storia moderna con una tesi sulla scienza anatomica di Michelangelo, e per anni è stato assistente alla cattedra di Storia del Rinascimento presso l’Università di Napoli.

Queste profonde conoscenze del periodo sono state messe a frutto nel presente romanzo che si svolge, appunto, a Firenze nel 1504 e ha come personaggi nomi storicamente molto noti come Leonardo, Michelangelo, Fracastoro.

I tre personaggi saranno urgentemente interpellati in piena notte da un quarto personaggio storico: Niccolò Machiavelli che al tempo svolgeva la funzione di segretario della Seconda Cancelleria della Repubblica Fiorentina.

Questa urgente convocazione avviene in quanto una ronda notturna ha trovato un uomo ucciso in maniera efferata, compiendo sul cadavere un vero scempio. Hai protagonisti viene richiesto un esame del corpo in quanto sono i massimi esperti di anatomia.

Forse si tratta di un assassinio politico ma potrebbe essere il “lavoro” di una mente malata e potrebbe uccidere ancora. Sarà compito di questi investigatori ante litteram assicurare il “killer” alla giustizia.

L’autore:

Bruno Vitiello è nato a Napoli nel 1966. Laureato, attualmente insegna latino e materie letterarie in un liceo linguistico vicino Roma. Da sempre appassionato di letteratura fantastica e di genere, ha pubblicato tre romanzi di science fiction: La Venere nera, premiato nel 1992 come miglior romanzo italiano di SF e tradotto in Francia e negli Stati Uniti; Progetto Michelangelo e Semen (tutti editi da Perseo/Elara) e svariati racconti e romanzi brevi apparsi sulle riviste specializzate italiane Futuro Europa, Nova SF* e Robot. I suoi lavori sono stati tradotti in molte lingue.

Si occupa anche di critica letteraria, campo in cui ha prodotto diversi articoli, tra i quali un lungo saggio sul famoso giallista americano Cornell Woolrich. S'interessa inoltre di ricerca storica e di filologia, coltivando anche una forte passione per la narrativa thriller e mistery.

Il suo racconto giallo di esordio, Testimone involontario, è stato selezionato nella prima edizione del concorso Giallolatino 2007.

la “quarta”:

Una notte ai primi del Cinquecento. Una ronda che scopre un efferato delitto: la vittima non è stata solo uccisa, ma "anatomizzata". Accanto, un simbolo che può far ipotizzare un omicidio a scopo politico.

«Pensate che... l'assassino sia ancora in giro per Firenze? E che potrebbe colpire di nuovo?»

«È una possibilità da non escludere a priori,» annuì l'altro, in tono cupo. «Solo un individuo, o più individui dall'anima malata possono aver compiuto uno scempio simile. E in genere, se l'esperienza non m'inganna, gli animi perversi tendono a ripetere le proprie azioni nefande.»

Questo insolito scambio di battute si svolge tra Michelangelo e Leonardo, chiamati con Fracastoro a collaborare alle indagini dal segretario della Seconda Cancelleria della Repubblica Fiorentina, Niccolò Machiavelli, in qualità di massimi esperti di scienza anatomica presenti in città. Ma la situazione si complica oltre ogni aspettativa, e ben presto i quattro si troveranno ad affrontare quello che oggi definiremmo un "serial killer".

Bruno Vitiello, I delitti dell’anatomista (2010)

Edizioni Della Vigna, collana Cocktail, 7, pagg. 269, euro 13,50

ISBN 978-88-6276-043-0