La collana I bassotti  presenta lo scrittore Herbert Adams con il romanzo Una parola di otto lettere (A Word of Six Letters, 1936).

Le opere di questo autore non sono mai state tradotte in Italia, iniziò a scrivere romanzi gialli quando aveva circa cinquant’anni e ha scritto una cinquantina di opere a un ritmo di due o tre titoli l’anno. Molte sue opere (sono 27) hanno come protagonista Roger Bennion un bravo golfista e investigatore dilettante.

Adams è stato il tipico esponente della “golden age” del giallo particolarmente apprezzato da lettori e da critici.

L’autore:

Herbert Adams (1874-1958), londinese, esordì nella narrativa nel 1899 con il romanzo A Virtue of Necessity, ma lo scarso successo lo indusse ad abbandonare la scrittura per occuparsi d'altro. Ormai prossimo ai cinquant’anni decise di riprovare cimentandosi, questa volta, nella stesura di un mystery, The Secret of Bogey House (1924). L'esito fu molto migliore e da allora Adams si dedicò a tempo pieno al giallo. In tutto scrisse una cinquantina di romanzi, dapprima utilizzando il personaggio di Jimmie Haswell, un avvocato di Londra, poi, a partire dal 1936, quello di Roger Bennion, un eccellente golfista e investigatore dilettante che apparve in 27 storie. Tuttavia, nessuno dei due compare in Una parola di otto lettere (A Word of Six Letters - nell'edizione americana Murder Without Riskl). Negli anni Trenta, il suo periodo più fecondo, Adams scrisse anche due romanzi d'amore (Queen's Mate, 1931, e Lady So lnnocent, 1932), nonché due mystery usando lo pseudonimo di Jonathan Gray.

La “quarta”:

Durante una crociera, il giovane medico Bruce Dickson incontra la deliziosa Ella Chilcott. Con grande stupore scopre che la ragazza è la nipote di Bartholomew Blount, un ricco proprietario terriero che vive in una zona dell'Inghilterra nella quale Bruce si appresta a prendere servizio come assistente del medico condotto. La crociera termina e i due giovani non si vedono più, ma alcuni mesi più tardi il destino li fa di nuovo incontrare. Dopo un ricevimento in famiglia per festeggiare il suo settantesimo compleanno, Bartholomew Blount decide di fare - come d'abitudine -una cavalcata, che purtroppo si rivela fatale: disarcionato all'improvviso, batte la testa e muore. Bruce, convocato insieme al vecchio medico del posto, non è però convinto che si tratti di un semplice incidente e, superando le resistenze dei familiari che desidererebbero che la triste vicenda fosse chiusa al più presto, decide di fare alcune analisi supplementari. Il risultato è esattamente quello che si aspettava: il vecchio Bartholomew non è morto a causa della caduta, ma per aver ingerito del veleno. Ma com'è possibile? Tutti i presenti alla festa di compleanno hanno bevuto e mangiato le stesse cose della vittima e nessuno ha accusato il più lieve malore. Eppure... Finora inedito in Italia, questo ingegnoso romanzo uscì nel 1936.

Herbert Adams, Una parola di otto lettere (A Word of Six Letters, 1936)

Traduzione Marisa Castino Bado

Polillo Editore, collana I bassotti 94, pagg. 248, euro 13,90

ISBN 978-88-8154-371-7