La notte degli inganni di James Moffett, Il Giallo Mondadori Sherlock, 2020.

Dicembre 1895 al 221B di Baker Street. “La poverina era inzuppata dalla testa ai piedi: l’acqua le gocciolava dai capelli scuri. Salendo, il suo vestito fradicio aveva lasciato una scia sul tappeto. Il viso, nascosto  dietro ciocche di riccioli bagnati, era pallido, mentre gli occhi erano socchiusi, impauriti e stanchi. Ci scrutò entrambi, poi incespicò e cadde a terra, svenuta.” Trattasi di Eleonora Harper che chiede aiuto a Sherlock Holmes. E’ scomparsa Lucy Ward, una donna di facili costumi ma anche sua grande amica in un momento assai doloroso. Qualcuno le ha lasciato una lettera davanti alla porta, lei l’ha letta, poi l’ha messa sul fuoco e infine ripresa in cui si leggono queste ultime parole… niente più intrusioni. Potrebbe arrivare il giorno in cui anche tu non vedrai più l’alba. A.S. E ora chiede l’aiuto di Sherlock Holmes. Che accetta…

Primo incontro proprio con la signorina Harper nella sua casa in una zona benestante di Warner Street e primo indizio, ovvero un lungo, sporco pezzetto di unghia ritrovata sul gradino dove era stata posta la lettera. Poi via a ricercare la casa della scomparsa in Sekforde Street e qui viene ritrovata uccisa sul letto con uno squarcio lungo tutto il collo. Sul tappeto della camera un altro pezzetto di unghia rotta simile alla precedente, mentre sul comodino un cumulo di cenere dall’aroma forte e speziato come quello fumato da un venditore ambulante incontrato in precedenza. Urge il contatto con l’ispettore Lestrade e già ci possiamo immaginare gli scontri con il Nostro…

La situazione si complica con la sparizione della stessa Eleonora. La domestica Celestine Tilcott ha ritrovato il suo cappellino non molto lontano dalla casa in Farringdon Lane. Sarà un’indagine dura quella dell’inseparabile coppia dentro un’atmosfera da tempo infame con pioggia, freddo, neve, squarci di paesaggio e vita di ambienti diversi, continua tensione, paura, scontri contro il capo di una banda che ha l’idea folle di mettere ordine nell’illegalità che impera a Londra. Con Holmes al centro della scena preso nei suoi pensieri, nelle sue deduzioni, da improvvisi cambiamenti di umore che mettono in sussulto l’amico Watson. Ma deciso ad andare fino in fondo usando tutti mezzi come il travestimento e l’aiuto  degli Irregolari di Baker Street. Brividoso.

Per la rubrica Sotto la lente di Sherlock di Luigi Pachì qualche succosa notizia sull’autore e sull’apocrifo.

All’interno anche il racconto Uno studio a sei zampe di Antonella Mecenero.

Luglio 1886. Suicidi a Folkestone: il medico del paese, il curato del luogo e la signora Jane Ross che si è buttata da un precipizio. “L’ispettore Cooper, non sapendo dove sbattere la testa” ha chiesto la consulenza di Sherlock che non è per niente convinto dell’ultimo suicidio. Via da chi ha eseguito l’autopsia, via sul luogo dell’accaduto, via dal dottor Finimore che ha scritto una interessante monografia sul comportamento di certi insetti attirando l’attenzione del Nostro. Infine dal marito della defunta con una scoperta davvero interessante. Sherlock deve affrontare il caso di petto anche a rischio della vita. E meno male che c’è vicino Watson…

Ottimo racconto e interessanti informazioni su certi insetti parassiti…