Sherlock Holmes- Le nebbie di Londra di Daniel D. Victor, Mondadori 2021

Cupa sera di dicembre del 1897. Nel salotto del numero 11 di Boston Street un maggiordomo ubriaco, nella biblioteca un uomo su una poltroncina girevole con la gola tagliata e nella sala da pranzo, riverso sul pavimento, il corpo di una giovane donna uccisa con un piccolo coltello al centro del petto, dove brilla una bellissima collana di diamanti. Ecco che cosa trovano Sherlock, Watson e il famoso giornalista americano Richard Harding Davies alla ricerca della suddetta collana, che gli era stata rubata e che avrebbe dovuto consegnare, da parte della Regina, a lady Brownlow, moglie del conte di Brownlow.

La ragazza è la signorina russa Tamarova che era sul treno insieme al giornalista, e per quanto riguarda l’uomo trattasi del conte di Ingraham, erede di lord Putnam e fratello maggiore di lord Cyril che si trova in gravi problemi finanziari. Proprio per tale motivo l’ispettore Lestrade è convinto che sia lui l’assassino, nel frattempo ricoverato in ospedale perché investito da una carrozza nella nebbia insistente di Londra. Ma che nesso ci può essere tra l’omicidio di una avventuriera russa con il giornalista americano e la collana? E chi è la persona che è scappata dalla casa dove sono avvenuti gli omicidi quando i tre stavano per entrare?…

Nel frattempo il maggiordomo è sparito e Richard Harding Davies si traveste per fare il detective dilettante sulle sue tracce. Aggiungo solo una lettera importante dalla Russia, il club particolare High Table di cui fa parte anche Mycroft, fratello di Sherlock che sembra in qualche modo collegato al duplice omicidio, scontri Lestrade-Holmes sull’indagine, un ufficiale della marina degli Stati Uniti, un membro del parlamento britannico, ancora la nebbia persistente, dubbi, tensione, travestimenti, pericolo. Ma non c’è niente che possa fermare Sherlock.

La vicenda, come scrive Luigi Pachì nella sua rubrica Sotto la lente di Sherlock “prende le mosse da un racconto di  Davis del 1901… L’autore sa adattare perfettamente l’atmosfera da intrigo internazionale della storia originaria a questa nuova indagine di Sherlock Holmes.”

Aggiungerei anche un “Occhio alla gelosia!”

Per I racconti di Sherlock abbiamo poi Lo studiolo del duca di Luca Sartori.

Siamo ad un inizio marzo “freddo e ventoso” del 1895. Watson non vede Sherlock da una settimana. Decide di andare a fargli visita ma trova la signora Hudson assai preoccupata. L’Investigatore è sparito da mercoledì dopo un incontro con un signore completamente vestito di nero, redingote, bombetta e strani occhiali con lenti oscurate. Probabilmente un maggiordomo eccentrico che ha accennato ad una stanza segreta. Watson decide di indagare. E’ il momento di far valere le sue doti. Una indagine ricca e fascinosa con al centro la storia dello studiolo del duca nel palazzo ducale di Urbino, che ha come corrispettivo uno studiolo simile, ma non identico, nel palazzo ducale di Gubbio. Si scopre che Holmes era interessato ad una data, il 1476, e ad un cognome, Balfour. Perché?…

L’indagine, costellata di ricchi elementi storici, non è priva di pericoli ma il dottore ce la metterà tutta, facendo ricredere in parte Holmes sull’importanza delle intuizioni per cogliere “quei bagliori di verità che la logica non riesce a vedere.”

E allora viva Watson!