L’affittacamere di Valerio Varesi, Mondadori 2023.

Parma. Si parte dall’omicidio di Giuditta Tagliavini, detta Ghitta, uccisa con un colpo di coltello al cuore nella cucina della sua casa in via Saffi 35. Gestiva una pensione nel centro storico frequentata soprattutto da molti studenti universitari e da qualche ragazza delle scuole professionali e per infermiere. Lì erano nati scontri tra fazioni politiche opposte, lì il commissario Soneri, preposto all’indagine, aveva incontrato Ada, la sua futura moglie che le è venuta a mancare durante il parto. Un colpo duro per lui, pieno di ricordi…

La pensione, poi, si era trasformata in un albergo ad ore dove si praticavano anche aborti clandestini. Ma tutto era cambiato, la società, il quartiere, le persone, ora in giro soprattutto stranieri e l’apertura di nuovi locali come quello pakistano gestito da Maghmed. Solo qualche vecchia amicizia a ricordargli il tempo che fu, vedi il barbiere Bettati, il barbone Fediga, un tempo assistente alla facoltà di fisica e Alceste gestore del Milord dove si sente come a casa sua. Ma quale il motivo di uccidere Ghitta? Forse perché al suo paese d’origine era nota e temuta come guaritrice? E dove era sparita Fernanda Schianti, vicina di casa della vittima, che era venuta a parlargli e non si era più vista?…

Il nostro commissario, tra un sigaro toscano e l’altro, le sue passeggiate e gli appostamenti notturne tra i meandri spesso nebbiosi della città, ce la metterà tutta, aiutato anche dalla forte fidanzata Angela, per risolvere il problema. Bisogna soprattutto trovare colui che si faceva chiamare il Rosso di cui Ghitta aveva paura, come aveva dichiarato il suo amico Ettore Chiastra. E beccare l’uomo che, perfettamente agghindato con la bombetta, passa ripetutamente davanti alla casa della vittima. Avrà l’appoggio dell’ispettore Juvara ma dovrà anche scontrarsi con il superiore Chillemi che ha paura di coinvolgere gente potente, amica dei politici (un classico).

La faccenda si complica ancora di più per una certa foto scoperta di Ada abbracciata con un altro. E dunque ecco il sospetto che si insinua nella sua mente come un tarlo: dubbi, pensieri, ricordi e ricordi, malinconia, dolore. Sintetizzando il lavoro di Valerio Varesi siamo di fronte ad una storia esterna fatta di trasformazioni e cambiamenti, di politica, scontri tra fazioni (viene ricordata anche l’uccisione dell’extraparlamentare Dallacasa venti anni prima), tradimenti, inganni, doppiezze, perdita degli ideali, affarismo e una storia interna profonda relativa a diversi personaggi fra cui giganteggia quella struggente di Soneri.

Buona lettura