L’estate è agli sgoccioli e ci attende un autunno che si preannuncia caldo in edicola, con le storiche collane mondadoriane sempre pronte a presentare titoli di fuoco ai lettori.

Abbiamo incontrato l’editor Franco Forte per parlare della situazione delle collane da lui gestite, in questi tempi di crisi, ma anche di qualche anticipazione su titoli futuri.

         

Prima di tutto ti chiedo se questo lungo periodo di crisi, soprattutto “psicologica”, ha influito sulla lettura, di sicuro fra gli svaghi più economici. Ti sembra che i lettori delle pubblicazioni da edicola siano rimasti fedeli alle uscite o hai notato cambiamenti?

Come tutto il mercato editoriale, anche l’edicola sta subendo una flessione delle vendite, anche se inferiore ai numeri che si fanno registrare in libreria. Il pubblico del Giallo Mondadori e di Urania soprattutto è molto fedele, e comunque il fatto che i nostri libri, ben curati, stampati al meglio possibile, proprio come qualsiasi altro volume da libreria, siano proposti a un prezzo inferiore a 5 euro, ci garantisce un afflusso di lettori che vogliono leggere senza spendere troppo. Peccato solo che l’edicola in sé sia un punto vendita molto problematico, prima di tutto perché ce ne sono troppe e rifornirle tutte è impossibile, poi perché ormai sono diventate dei mini bazar in cui ci si trova di tutto, e spesso i nostri libri scompaiono sommersi da prodotti di vario tipo.

          

Partiamo con la collana Ammiraglia: “Il Giallo Mondadori”. Cosa bolle in pentola per la storica testata e per la sua cugina dedicata ai grandi Classici?

Be’, il tentativo di restare in equilibrio tra il giallo di stampo classico, che tanto piace ai lettori della collana, e le ultime novità del giallo, del thriller e del noir, sta dando risultati interessanti, promuovendo alcuni autori e bocciandone altri. Quello che più colpisce è il fatto che i romanzi più venduti, soprattutto quando si tratta di esordi per il nostro Paese, sono scritti da donne, e hanno un piglio e una cifra stilistica e strutturale che possono dirsi “femminili”, ovvero più “gentili”, più vicini alla psicologia dei personaggi e forse meno alla disanima del delitto e al meccanismo delle indagini.

Autrici come Tessa Harris, che con il suo L’anatomista (Il Giallo Mondadori n. 3065) ha fatto registrate punte di vendita altissime, oppure Rhys Bowen, con la sua serie dedicata a una cameriera investigatrice [la cui nuova avventura è in edicola questo mese, n.d.c.], si sono affiancate ad altre già celebrate come Anne Perry, Maureen Jennings e, particolare non di poco conto, alle nostre Annamaria Fassio, Cristiana Astori e Marzia Musneci, dando vita a una agguerrita pattuglia di scrittrici donne che riesce a convogliare l’interesse dei lettori romanzo dopo romanzo.

Ma nei Gialli avremo anche diverse novità importanti, come degli inediti di grandi autori classici (da Anthony Berkeley a Ngaio Marsh) e la riproposizione nella nostra storica collana di volumi che ancora non vi erano mai apparsi, come i deliziosi racconti dei Vedovi Neri di Isaac Asimov.

Nei Classici, poi, continueremo a riproporre i migliori romanzi dei giallisti che hanno fatto la storia del genere, recuperando qualche perla del passato che difficilmente i nostri lettori conoscono o ricordano.

          

A luglio la giovane collana speciale ORO dei Gialli è stata affiancata dalla corrispettiva dei Classici: cosa puoi dirci a proposito?

I Giallo ORO, sia per la collana tradizionale sia per i Classici, sono stati diversificati, con una uscita a luglio (che sta in edicola due mesi) e una ad agosto (anch’essa fuori per due mesi), in modo da non sovraffollare troppo le uscite nel mese di luglio, come si faceva prima. Si tratta di titoli particolarmente interessanti, che vanno a raddoppiare le normali uscite di collana perché i mesi estivi sono quelli in cui tradizionalmente si vende di più. E ci danno la possibilità di proporre antologie collettive, come la serie dei Carabinieri in Giallo o aprocrifi sherlockiani, che fanno registrare sempre un ottimo gradimento di pubblico.

          

Veniamo poi al thriller e all’action con “Segretissimo”: cosa puoi anticipare ai tanti fan della testata principe della spy story in Italia?

Purtroppo Segretissimo è la collana che sta risentendo di più della crisi di mercato. E, cosa strana, sono soprattutto i titoli degli autori stranieri tradotti a far segnare le perdite maggiori. Eppure sono romanzi molto celebrati all’estero, tutti entrati nelle classifiche di vendita nei Paesi anglosassoni. Evidentemente, il pubblico di Segretissimo si è affezionato ad alcune firme italiane, e ai personaggi ricorrenti dei loro libri, e li segue con attenzione, decretando un po’ più di disinteresse verso le novità che stiamo cercando di introdurre.