“Troppo lontano dallo spirito del romanzo di Simenon” – così giustifica il brutto voto Mirella Poggialini, famoso critico televisivo – “che delinea atmosfere grigie e definisce un personaggio burbero ma non aggressivo, riflessivo e con un fondo d’ironia temperata dalla compassione. E se doveva essere trasportato in un’epoca diversa, perché non l’attuale?” La Poggialini che spesso vediamo nella trasmissione di Raitre Il Grande Talk, ha così commentato il Maigret di Castellitto. A noi questa insufficienza sembra eccessiva: nonostante l’assoluta differenza “fisica” del commissario Maigret e di sua moglie, rispetto a quanto descritto da Simenon, apprezziamo il lavoro compiuto dalla produzione e, in particolare, le grandi doti di attore di Sergio Castellitto, in grado di “fare proprio” ogni personaggio che interpreta, sia che si tratti di Padre Pio o di un Commissario che lotta per la giustizia e per il rispetto della legge.