da bevanda, e si accinse a mettere al corrente il suo amico degli ultimi sviluppi. «Ricorda quando le chiesi se una droga poteva aver ridotto in quello stato il povero Muller? Ebbene, quella mattina, quando feci il primo sopralluogo al museo (lei era ancora a casa), notai poco distante dalle macchie di sangue e dalle piume di gallina delle tracce di una strana polverina bianca. Lì per lì non riuscii a capire di cosa si trattasse fino a che non ne misi un pizzico sulla lingua. Non ci avrei giurato, ma mi sembrò si trattasse di qualche strana droga, simile alla cocaina, ma più forte. Interrogai il signor Berger, e lui mi disse che, in effetti, si diceva che il rude Takeshi ricevesse forza e vigore da una misteriosa droga che nascondeva nel manico cavo della sua spada. Lui non aveva mai dato tanto peso a questa storia, per cui non aveva neanche mai verificato sul reperto. A questo punto pensai che se la leggenda fosse vera, ossia se veramente il manico della spada rubata avesse contenuto una droga potente e sconosciuta, ecco profilarsi un possibile movente. Qualcuno potrebbe aver costretto o anche corrotto il guardiano a rubare la spada per lui, poi lo avrebbe stordito con la stessa droga e sarebbe fuggito con la spada. Mi segue?» «Sì, ma… il sangue? Le piume di gallina?» «La gallina potrebbe essere stata parte del compenso che l'uomo avrebbe dato al guardiano. Mi sono informato un po' sulla sua situazione finanziaria: non se la passava tanto bene, ultimamente! Così quest'uomo o il suo mandante s'impadronisce della spada con lo scopo di far analizzare la droga in un suo laboratorio, riprodurla in quantità massiccia e spacciarla in tutta Londra o addirittura in tutto il Regno Unito!» «Holmes! Quello che dice è spaventoso! Quella droga potrebbe avere terribili effetti collaterali! Ma… un momento… chi potrebbe fare una cosa simile, o meglio… chi avrebbe i mezzi per farlo?» «Oh, Watson, non ne ho idea, ma se ci pensa bene c'è un uomo che avrebbe la capacità di portare a compimento un simile piano criminoso.» «Cielo! Allude forse al famigerato professor Moriarty? Il genio del crimine?» «Precisamente, mio caro Watson, ha già manifestato in passato capacità simili. Oppure, se non lui, qualcuno che ne ha preso il posto.» «Ma… il professore è morto! Lei stesso mi ha detto di averlo gettato nelle cascate di Reichenbach tre anni fa!» «Watson, da quell'uomo ci si potrebbe aspettare di tutto! Nelle occasioni passate in cui ho avuto a che fare con lui, gli ho sparato tre volte, l'ho gettato in un pozzo, l'ho fatto cadere da un tetto, in un burrone ed in una vasca di murene, ma ecco che regolarmente è tornato a farsi vivo con una nuova trovata criminosa. Non mi stupirei di trovarmelo ancora tra i piedi, tanto più che, se ricorda bene, per tre giorni successivi Scotland Yard ha sondato e dragato tutto il corso del fiume oltre le cascate, senza trovare niente. Watson, come io stesso in quella occasione ritenei opportuno far credere a tutti che fossi morto, così potrebbe aver pensato anche Moriarty. Comunque, pur tralasciando questa grave ipotesi, non è escluso che, defunto il capo, l'organizzazione non possa essere tornata in forze, con un nuovo capo…» «Già, anche questo è vero!» «Comunque, tornando alle mie indagini, ho pensato che se davvero qualcuno avesse pensato di riprodurre la droga, avrebbe avuto bisogno di attrezzature e di locali adeguati, che so… un grosso edificio, o un capannone. Ho fatto qualche indagine presso un mio amico che sta al catasto ed ho spulciato una grande quantità di giornali in biblioteca ed alla fine guardi cosa ho trovato in una copia del Times di circa un mese fa.»Il detective prese un vecchio giornale e lo diede al suo collega, mostrandogli un articoletto che aveva cerchiato con una penna. Il dottor Watson lesse: Il facoltoso imprenditore George Stanhope ha rilevato in questi giorni il vecchio capannone industriale, ex birrificio della "Red Bull", per rimetterlo in attività. Egli ha inoltre dichiarato che per il lancio del nuovo prodotto ricorrerà ad una campagna pubblicitaria senza precedenti. «Già, ce ne siamo accorti!» «Vero, ma non è tutto. Ieri sera sono andato di nascosto a fare un sopralluogo nell'edificio. Era molto freddo e mi sono anche raffreddato, ma n'è valsa la pena. Sembra si stiano dando un gran daffare, il lavoro procede fino a notte tarda. Non sono riuscito a vedere il proprietario, ma ho notato un certo numero di operai che si apprestava a scaricare una gran quantità di casse. Uno di