“Il poliziesco” scrisse il grande Frederich Glauser “rappresenta un modo intelligente per parlare di cose serie”.

Il poliziesco, potremmo parafrasare oggi, rappresenta il modo più intelligente per parlare dell'Italia di oggi.

Crimini è un progetto che coinvolge otto grandi scrittori, chiamati a trasporre in otto film di 100 minuti l'estrema diversità, e il fascino, delle realtà locali italiane

A ciascuno scrittore è stato chiesto di raccontare la realtà territoriale e ambientale della quale è padrone, sia essa una grande città così come il paesino di montagna (dove, paradossalmente, avvengono, nel nostro Paese, i delitti più efferati). Si è delineato così un percorso ideale nell'Italia di oggi così come gli scrittori più amati dal pubblico la vedono: un Paese ricco di contraddizioni e di misteri, di eroismi e di miserie, un Paese in cui non sempre il lieto fine è assicurato ma non è poi neanche detto che il Bene debba necessariamente perdere.

Gli autori sono stati individuati fra coloro che meglio rappresentano le nuove tendenze narrative di quel fenomeno, ormai riconosciuto e consacrato, che si definisce “noir mediterraneo” o più semplicemente “noir italiano”: una vera e propria “scuola” che comprende esponenti di varie generazioni (dai Camilleri e Machiavelli al nuovissimo Ammaniti, passando per Fois, Lucarelli, Carlotto) i quali da alcuni anni ormai perseguono, con crescente successo, l'ambizioso disegno di raccontare l'Italia attraverso modi e mezzi del genere poliziesco. O, per meglio dire, attraverso quella particolare variante del genere poliziesco che gli italiani hanno autonomamente elaborato nell'ultimo decennio e che si distacca sensibilmente dai modelli classici e consolidati, finendo per travalicare i confini stessi del genere.

Crimini  è una collezione di film televisivi, con storie che si concludono, indipendenti l'una dall'altra. Si comincia mercoledì prossimo alle 21,05 con Troppi equivoci.

La serie è curata da Giancarlo De Cataldo.