La scrittrice Kate Summerscale nota storica e autrice di altri libri di successo, con un paziente lavoro di ricerca e analisi ha ricostruito un fatto accaduto nel 1860 e il risultato che ne è scaturito è un volume che ha tutte le caratteristiche del giallo. Il volume ora in libreria è intitolato Omicidio a Road Hill House (The Suspicions of Mr. Whicher or The Murder at Road Hill House, 2008).

Il risultato di questa ricostruzione può essere paragonato ad un altro capolavoro: A sangue freddo di Truman Capote e vari critici lo hanno

definito un “classico moderno”.

Normalmente in un giallo c’è un percorso che conduce il lettore dal caos all’ordine e anche la storia, reale, che ci narra l’autrice ci conduce alla soluzione di un odioso crimine e inoltre ci svela i segreti di una famiglia ricca e al di sopra di ogni sospetto e apre una finestra sulla società di quel tempo

Kate Summerscale è inglese, è nata nel 1965, si è laureata all’università di Oxford, ha lavorato per vari giornali e molti suoi articoli sono apparsi sul The Guardian, The Daily Telegraph e The Sunday Telegraph.

E’ anche autrice di The Queen of Whale Cay vincitore del Somerset Maugham Award e finalista al Whitbread Biography Award, e ha fatto parte della giuria del Booker Prize. Questo è il suo primo libro tradotto in Italia.

Omicidio a Road Hill House è il primo suo libro che viene tradotto in Italia e ha vinto il prestigioso Samuel Johnson Prize 2008.

 

La “quarta”:

 

È una notte d’estate del 1860. In un’elegante casa in stile georgiano che si erge isolata a Road, nel Wiltshire, un bambino di tre anni viene prelevato con delicatezza dal suo lettino. I genitori dormono nella stanza accanto. I fratelli e la servitù al piano di sopra. La bambinaia nella stessa camera del piccolo con la sorellina. Il cane abbaia, tutti continuano a dormire. La mattina dopo il bambino viene trovato morto in giardino,

soffocato, le labbra viola, lo sguardo sereno, la gola orrendamente lacerata e pietosamente avvolto in una coperta. Appare subito evidente che l’omicidio non può essersi consumato che fra le mura domestiche.

Dodici persone vivono nella casa, una è la vittima, chi è il colpevole? Sembra un giallo nella sua forma più pura e invece è un fatto di cronaca nera realmente accaduto a metà Ottocento di cui questo libro ricostruisce le vicende.

Nell’omicidio di Road Hill House, i primi e gli unici sospettati sono gli abitanti della casa: i famigliari e la servitù. Il caso è orrendo, crudele, spiacevole, bisogna investigare nel tempio sacro della famiglia e del focolare domestico. La polizia locale non osa indagare in una famiglia sprezzante e potente che sembra celare al suo interno molti misteri e legami malati, perciò brancola nel buio. Per la prima volta si manda a chiamare un investigatore «forestiero», un ispettore che viene da Londra da una squadra speciale appena costituitasi a Scotland Yard. Un poliziotto in borghese ma in carne e ossa, che sarà il modello per molti eroi da libro giallo, ispirati alla sua figura e alle sue indagini: gli investigatori di Wilkie Collins e quelli di Henry James, Arthur Conan Doyle, Charles Dickens.

Mr. Whicher, è questo il suo nome, indaga senza requie, segue le tracce, è capace di leggere i gesti e le espresssioni del volto, sa come far parlare le prove. Capisce subito chi è il colpevole e lo accusa. La soluzione è però troppo scomoda, troppo difficile da accettare. L’opinione pubblica, che ha seguito morbosamente il caso sulla stampa, insorge. Il detective non sarà ascoltato.

Omicidio a Road Hill House di Kate Summerscale (The Suspicions of Mr. Whicher or The Murder at Road Hill House, 2008, Traduzione Luigi Civalleri, Einaudi editore, pagg. 329, euro 19,50)

ISBN 978-88-06-19361-4