Durante gli anni cinquanta nel mio paese Staggia Senese veniva ogni tanto a farci visita il cosiddetto pulmino della cultura popolare provvisto di libri di vario genere da dare in prestito, per cercare di interessare in qualche modo alla lettura noi ragazzacci di strada. Io diverse puntatine ce le facevo anche perché trovavo sempre qualcosa che stuzzicava la mia curiosità. Ed è proprio su questo pulmino polveroso che ho fatto il mio primo incontro con Edgar Allan Poe e “Gli assassinii della Rue Morgue”, pubblicati dalla BUR con una copertina grigiognola che metteva tristezza solo a guardarla.

Leggendo Nel cuore del buio, una raccolta dei suoi più famosi racconti curati amorevolmente da Michael Connolly, Piemme 2009, con l’apporto di venti autori di trhriller “che celebrano qui il bicentenario della nascita del genio americano riconoscendo il loro debito nei suoi confronti”, mi sono accorto che proprio l’infanzia e l’adolescenza è stata spesso il momento chiave di incontro con il Nostro. O attraverso la semplice lettura, o attraverso il cinema.

Belli sono questi ricordi di autori cresciuti sotto la sua influenza. Belli, ricchi di passione, di aneddoti, di insegnamenti e di commozione e il vostro sgangherato recensore un po’ di soddisfazione se la prende, per avere vissuto una simile esperienza con  donne e uomini di cotanto senno. “Tutti gli scrittori di oggi- di gialli, horror, romanzi di avventura e persino di letteratura “alta”- sono in debito con lui” scrive P.J. Parrish. Basti pensare al Poeta di Connolly che lascia versi di Poe nei luoghi dei suoi misfatti. E anche una testarda come Sue Grafton alla fine deve convertirsi ( seppure con fatica).

Belli, dicevo, gli interventi ma più belli i racconti scelti che tiran fuori la paura, il mistero, l’ossessione, l’orrore, l’angoscia, il doppio, il senso di soffocamento, il brivido del soprannaturale e tutto quello che c’è di più nascosto e torbido nell’animo umano. E allora ecco a voi Il gatto nero, Il cuore rivelatore, Il pozzo e il pendolo, La maschera della morte rossa…ma qui mi fermo che vi vedo già con il sudore sulla fronte e la faccia sbiancata.

 

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