Medicina oscura di Alfredo Colitto ed Edoardo Rosati, Mondadori 2009.

Invece di una paziente inglese (vedi libro di P.D. James) qui, e cioè nel racconto Aritmia letale del citato Colitto,  a tirare il calzino senza consenso è la paziente italiana. Più precisamente Mara Bosco dopo una operazione eseguita dal suo ex amante, il chirurgo Luciano Giorgi che sta per divorziare dalla moglie Sandra. Gola tagliata con un bisturi non si sa da chi. Nella clinica decessi strani per fibrillazione ventricolare. Ad indagare l’ispettore Coralupi (niente di che). 

Caratteristiche di Luciano: mancino (come l’assassino), si dedica al volontariato, sicuro di sé, non si pente mai di niente, non prende bustarelle, svolge bene il suo lavoro. Persona nella norma direi (eccetto, forse, le bustarelle).

Trama semplice con il classico protagonista creduto l’assassino che decide di sfuggire dalle grinfie della polizia e scoprire il colpevole. Sentimento (con un pizzico di sesso) che si mischia all’azione. Prosa lineare, senza troppi sobbalzi con buona introspezione psicologica. Un prodotto dignitoso.

Con L’ultima vertigine - Una fiaba biotech di Rosati le cellule grigie (le mie, quelle rimaste) vanno a farsi friggere nei meandri del DNA. Allucinante. Semplicemente allucinante (anche troppo). Il passaggio dalla vita alla morte, la scoperta di un nuovo farmaco diabolico che…ma non voglio anticipare nulla. Alla fine del racconto occhi a lemure.

Per finire Memories of a killer di Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini. Tre parole. Un esperimento. Alzheimer. Serial killer. Di più non posso dirvi. Buona l’idea, discreta la realizzazione.

 

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