In libreria il romanzo La maledetta (La mala dona, 2008) scritto da Marc Pastor, laureato in Criminologia e Politica Criminale, e che lavora alla polizia scientifica.

L’autore ha costruito un interessante romanzo su dei fatti realmente accaduti e su di una persona realmente esistita, Enriqueta Marti Ripollès e quanto da lei commesso sconvolse la Barcellona dell’epoca.

Il romanzo scritto da Marc Pastor si svolge tra postriboli di lusso, eleganti Casinò che servono da copertura per un giro di corruzione di minori, osterie, teatrini, ambulatori di medici un po’ strambi e case fatiscenti della vecchia Barcellona. Un giallo originale e sorprendente con il quale ha vinto il prestigioso Premio Crims de Tinta.

Nella città c’è molta preoccupazione perchè molti bambini sono scomparsi, figli di prostitute che lavorano nei vicoli della città. A indagare sulla faccenda saranno i due poliziotti protagonisti del romanzo, Moisès Corvo e Juan Malsano che non credono alle dichiarazioni ufficiali volte a

rassicurare il popolo e cioè  che le prostitute sono cattive madri e “scordano” i loro figli chissà dove.

Le loro indagini nei bassifondi della città li porteranno a scoprire la figura di una donna molto particolare, Enriqueta Marti Ripollès “la maledetta” del romanzo.

Questa donna, come abbiamo scritto, realmente esistita, era nata nel 1869 figlia di un alcolizzato e di una donna delle pulizie e forse anche prostituta. La donna vendeva delle pozioni magiche che si dice fatte con sangue, ossa e viscere dei bambini rapiti.

La donna fu arrestata e confessò ben dieci omicidi, condannata a morte fu però uccisa in prigione da un’altra reclusa.

Marc Pastor è nato nel 1977 a Barcellona. Laureato in Criminologia e Politica Criminale, lavora alla polizia scientifica dei Mossos d'Esquadra. Ha pubblicato Montecristo (2007), romanzo di avventure belliche che condivide il mondo e alcuni personaggi de La maledetta.

 

 

la “quarta”:

 

Moisès Corvo, ispettore della polizia di Barcellona, è un pezzo d’uomo di quasi due metri e la voce tonante, forte come una quercia. La bocca gli sorride a differenza degli occhi, cosí azzurri e glaciali, il viso sembra quello di un quadro di El Greco, i capelli arruffati, le sopracciglia affilate, il naso aquilino.

Somigli al re, gli dice sua moglie quando è a casa. E lui non sa mai se si riferisce al fisico o alla passione per le ragazze, che piú nude e piú viziose sono piú gli piacciono.

Ora è appena sceso dalla stanza di sopra dell’osteria La Mina, in carrer Caçadors, con dignità simulata, anche se tutti sanno che sopra quelle scale esercita Giselle, la miglior prostituta francese di tutte le prostitute francesi nate a Sant Boi.

Moisès Corvo si è diretto al bancone, dove Lolo, oste e protettore a tempo perso, bassino, calvo, occhi da pesce malato e macchie di grasso sulla camicia, corre a servirlo.

Il tempo di vuotare un bicchiere d’un sorso e Lolo attacca la stessa litania che Moisès Corvo ha udito nella stanza di Giselle.

Le ragazze sono nervose. Dicono che sono già scomparsi otto bambini. Però, visto che loro sono quello che sono, cioè delle prostitute, nessuna ha sporto denuncia. Dorita, La Marrana, persino Àngels è stata zitta dopo che la sua piccola Josefina si è volatilizzata…

Saranno state ubriache, avranno lasciato i piccoli da qualcuno, li avranno persi al mercato, Moisès Corvo sta dando fondo a tutte le possibili spiegazioni quando il suo collega Juan Malsano, un uomo con un magnifico paio di baffi, compare dall’altro lato del bancone e gli annuncia che c’è del lavoro nuovo che li aspetta…

 

La maledetta di Marc Pastor (La mala dona, 2008, Traduzione Beatrice Parisi, Giano editore, collana NeroGiano, pagg. 237, euro 16,00)

ISBN 978-88-6251-054-7